Categoria: Numero 10 (primavera 2016)

La poesia straniera in Italia, «un dono di libertà»

TRADUZIONI E TESTI A FRONTE, DALL’OTTOCENTO A IERI

di Giulia Iannuzzi |

Per raccontare la storia dell’editoria di poesia tradotta in Italia, uno studio esauriente potrebbe e dovrebbe prendere in esame non solo il suo oggetto specifico, ma le relazioni che esso necessariamente ha intrattenuto con la storia dell’editoria tutta, la storia del libro e della lettura, la storia della letteratura e cultura italiana e della traduzione letteraria in Italia. E le vicende dei loro protagonisti e protagoniste. Con i suoi aspetti emblematici e peculiari, lo spazio e il trattamento della poesia straniera nei cataloghi degli editori italiani è un eccellente osservatorio attraverso cui seguire lo sviluppo, in epoca contemporanea, di un’editoria pienamente industriale

La poesia americana in Italia prima e dopo il 1985

di Massimo Bacigalupo |

Per uno sguardo alla ricezione della poesia americana nell’editoria italiana, prendiamo il 1985 come anno di riferimento. È il centenario della nascita di Ezra Pound e nei «Meridiani» Mondadori esce I Cantos a cura della figlia del poeta, Mary de Rachewiltz, in realtà la prima edizione integrale mai apparsa del poema poundiano: contiene i due incandescenti canti italiani del 1945 (LXXII-LXXIII), inclusi nelle edizione inglesi e americane solo dal 1986, e presenta un testo inglese nel complesso più corretto di quello attualmente (2016)

Brodskij e gli altri

LA TRADUZIONE DELLA POESIA RUSSA IN ITALIA DAGLI ANNI OTTANTA DEL NOVECENTO AGLI ANNI DIECI DEL DUEMILA |

di Giulia Baselica

Se la parola dei poeti è spesso sintesi di un momento della storia pre-percepito con quell’intuizione sensibile che svela l’essenza vera delle cose, è proprio la poesia a rivelare il limen culturale di un’epoca, a indicare il cambiamento nel suo farsi, ad avvertire gli umani dell’imminenza di una svolta.

Il premio Nobel per la letteratura attribuito al poeta russo Iosif Brodskij rappresentava, nell’ormai lontano 1987, l’annuncio di un cambiamento: confuso, indefinito e vago, ma comunque motivo di un’entusiastica, se non addirittura euforica, ristrutturazione della visione di quel mondo mal conosciuto che si estendeva al di là della “cortina di ferro”. La diffusione dell’opera di Brodskij diveniva così strumento e circostanza di riflessione collettiva

«Intravedere un cammino»

POESIA NORDICA IN TRADUZIONE

di Bruno Berni | Una storia della traduzione delle letterature nordiche nel nostro paese è ancora tutta da scrivere. Iniziata – dopo singole eccezioni precedenti – nei primi anni del Novecento, e continuata a lungo con molta lentezza, la mediazione della letteratura danese, svedese e norvegese in Italia è stata segnata, soprattutto nel corso del suo primo pionieristico periodo, da una anomalia che la accomuna probabilmente a quella da altre aree culturali di “minore” diffusione:

Vattene, Musa!

APPUNTI SUI PASSAGGI IN ITALIA DELLA POESIA DI LINGUA TEDESCA

di Massimo Bonifazio |

Chi volesse impostare seriamente un discorso sulle modalità di metabolizzazione della poesia di lingua tedesca in Italia, lo articolerebbe di sicuro in varie sezioni che necessariamente verrebbero a incrociarsi. La prima grossa distinzione riguarderebbe i produttori di letteratura: da una parte i Classici, dall’altra gli Emergenti. I primi sarebbero ovviamente gli autori la cui importanza non viene messa in discussione né qui né nel mondo tedesco, canonizzati a livello accademico, presenti e visibili anche nel panorama editoriale nostrano: grosso modo Johann Wolfgang Goethe, Friedrich Hölderlin,

Versi vari e diversi

LA POESIA ARABA È INTRADUCIBILE O VITTIMA DI UNA PERSISTENTE CHIUSURA?

di Francesca Maria Corrao |

Per secoli gli intellettuali arabi, i grandi traduttori e commentatori di Aristotele hanno ritenuto che tradurre la poesia di altri popoli fosse irrilevante, perché la propria era considerata perfetta. Ma già nel Duecento, in epoca mamelucca, tra i mistici si avviava la traduzione dei versi dei poeti persiani e turchi. È soprattutto agli inizi del Novecento però

Prima e dopo Ceauşescu

LE TRADUZIONI DI POESIA ROMENA CONTEMPORANEA IN ITALIA

di Roberto Merlo |

Nella storia delle traduzioni di letteratura romena in italiano, la poesia occupa da sempre un posto privilegiato. Dalle prime traduzioni di gusto belle époque delle “interpretazioni” poetiche su temi folclorici dell’aristocratica Elena Văcărescu (1864-1947) tra fine Ottocento e primo Novecento (tramite il francese o il tedesco) fino alla poesia antilirica e postmodernista di Mircea Cărtărescu (n. 1956), passando per i grandi “classici” del modernismo e dell’avanguardia interbellici, l

Suggerimenti lacaniani per tradurre poesia cinese contemporanea

di Claudia Pozzana

La poesia cinese, territorio per rari lettori colti, poeti e traduttori, viene percepita ancora o come troppo antica o troppo esotica, e pochi si interessano veramente alla poesia cinese contemporanea. Il motivo forse è dovuto al fatto che poche sono le case editrici che hanno veramente pubblicato opere di poeti contemporanei. Certamente tra le edizioni pioniere in questo senso va ricordato l’intelligente disponibilità di Gianni Scalia con la sua celebre rivista bolognese «In forma di parole», che nel lontano 1984 pubblicò la prima serie di traduzioni di quattro poeti cinesi curata dalla sottoscritta in collaborazione con Alessandro Russo.

Le traduzioni dal ne(d)erlandese

di Jean Robaey 1. Che cosa si intende per ne(d)erlandese Nel dicembre 2013 si è svolto a Bologna un convegno dedicato proprio al nostro tema: Il segno elusivo. La traduzione italiana della poesia in neerlandese (e afrikaans) del XX e…

Poesia francese tradotta in italiano (1990-2016)

CON UNA RIFLESSIONE PERSONALE

di Fabio Scotto |

In primo luogo s’impone una riflessione che consenta di cogliere affinità e differenze tra le due storie culturali, quella della poesia italiana e quella della poesia francese, le quali, nonostante talune tangenze, permangono ben diverse l’una dall’altra, per varie ragioni per lo più legate alla loro diversa evoluzione storica e stilistico-formale.