IL TRADUTTORE LETTERARIO DALL’INGLESE E I SUOI DIZIONARI, OGGI. UN’INCHIESTA di Norman Gobetti | Come lavora nell’epoca del web il traduttore italiano dall’inglese? Che strumenti adopera? Abbiamo interpellato cinquanta persone, professionisti e aspiranti tali. Ed ecco che cosa ne risulta.
Categoria: Numero 6 (primavera 2014)
Numero 6 (primavera 2014)
Scartabellando e navigando
La recensione / 1 – Costretti a riflettere da una traduzione
La recensione / 2 – La lealtà del traduttore responsabile
di Franco Nasi | A proposito di Tradurre è un’intenzione, a cura di Nicoletta Dacrema, Marcos y Marcos, Milano 2013, pp. 270, € 18,00
In un utile passo de Le project d’une critique “productive”, apparso postumo nella raccolta Pour une critique des traductions: John Donne (Paris, Gallimard, 1995; disponibile anche in italiano nella versione di Gisella Maiello: Traduzione e critica produttiva , Salerno, Oedipus, 2000), Antoine Berman
La recensione / 3 – Trascendere i confini (delle lingue, ma anche dei testi)
La recensione / 4 – Il rewriting di Karl Kraus
di Barbara Ivančić | A proposito di
Irene Fantappiè, Karl Kraus e Shakespeare. Recitare, citare, tradurre. Macerata, Quodlibet, 2012, pp. 270, € 24,00
Molto è stato scritto sul genio di Karl Kraus e sulla sua penna polemica e sferzante, capace di smascherare i risvolti più meschini e ipocriti dell’umanità. Irene Fantappiè ha studiato e analizzato i tratti di quella penna, introducendoci nell’officina della scrittura krausiana. L’immagine dell’officina qui è più che mai calzante,