Categoria: Numero 7 (autunno 2014)

Numero 7 (autunno 2014)

L’apologia della traduzione di John Florio

PRESENTAZIONE, TRADUZIONE E NOTA

di Enrico Terrinoni |

John Florio, figlio di un protestante italiano esule in Inghilterra, è stato un grande letterato elisabettiano. Il testo da lui premesso alla propria versione inglese degli Essais di Montaigne (1603) è una vera dichiarazione programmatica che viene qui presentata per la prima volta in traduzione italiana, preceduta dal testo originale.

La traduttologia in Italia prima della traduttologia

ANGELA ALBANESE PUBBLICA LE RIFLESSIONI DI OLTRE QUARANTA AUTORI DEL NOVECENTO, CON UN’INTRODUZIONE DI FRANCO NASI

| “tradurre” presenta in anteprima uno dei brani che compariranno in L’artefice aggiunto, a cura di Albanese e Nasi, in uscita presso l’editore Longo di Ravenna. Si tratta di un testo di Giuseppe Antonio Borgese, anno 1930, con la scheda introduttiva di Albanese

La nota del traduttore, spia della diversità

SULL’ETICA DISCRETA DELLA TRADUZIONE

di Gaetano Chiurazzi |

Il sogno di qualsiasi traduttore è riuscire a tradurre senza dover inserire una nota esplicativa: quando si legge un testo tradotto, la Nota del traduttore ci avvisa sempre che il traduttore è lì a mettere le mani avanti, a dire che ha fatto del suo meglio, ma c’è qualcosa che non è riuscito a fare. La nota del traduttore è, per il traduttore, l’ammissione di una sconfitta, di una <em>defaillance</em>.