Categoria: Numero 8 (primavera 2015)

Enrico Filippini: dalla Feltrinelli a «la Repubblica»

TRENT’ANNI DI STORIA CULTURALE ITALIANA ATTRAVERSO IL RITRATTO DI UNO DEI MAGGIORI MEDIATORI CULTURALI DEL SECONDO NOVECENTO di Alessandro Bosco | Enrico Filippini è stato una figura di spicco del panorama editoriale, letterario e giornalistico italiano tra gli anni sessanta e settanta del Novecento, ma soprattutto di grande importanza sono state le sue traduzioni dal tedesco: si pensi solo alle ponderose opere di filosofi come Edmund Husserl e Walter Benjamin e alla prosa rivoluzionaria di Uwe Johnson e Max Frisch.

Tutte (forse) le traduzioni di Enrico Filippini

a cura di Alessandro Bosco | Il seguente elenco integra, amplia e rivede quello provvisorio stilato da Riccardo Boglione e Guglielmo Volonterio nel 1997 per gli atti dell’incontro di studio di Lugano del 7 febbraio 1997 su Enrico Filippini tra illuminismo e coscienza infelice, pubblicato a cura di Pier Riccardo Frigeri et al., su «Cenobio. Rivista trimestrale di cultura della Svizzera italiana» (fasc. 4, a. XLVI, ottobre-dicembre 1997, 363-4).

Romanzi italiani e romanzi tradotti dall’inglese

ANALISI LINGUISTICA COMPARATIVA DI UN CORPUS DIACRONICO di Eleonora Gallitelli, Francesco Laurenti e Tim Parks | Nei commenti impressionistici sulla lingua d’oggi che si leggono spesso sui giornali o sul web, tratti generali come la lunghezza della frase, la ricchezza lessicale o la complessità sintattica, insieme all’uso di modi e tempi verbali quali congiuntivo e passato remoto o di forme pronominali, vengono considerati spie o marcatori di una lingua e di uno stile più o meno complessi e raffinati, e in un certo senso a rischio di estinzione. In particolare si lamenta un progressivo “impoverimento” della lingua, del quale spesso si dà la colpa alle traduzioni (per tutti, si veda la riflessione del comparatista Giglioli 2011: «la lingua comune, il linguaggio verbale, l’idioma nazionale, si è drammaticamente impoverito»).

«Non solo delle opinioni, ma delle parole ancora»

ALESSANDRO PICCOLOMINI VOLGARIZZATORE RINASCIMENTALE DI ARISTOTELE E LA SUA TEORIA DELLA TRADUZIONE di Eugenio Refini | I teorici classici della traduzione – Cicerone e Gerolamo in primis – fanno del rapporto tra “senso” e “parola” il cardine delle proprie riflessioni. La dicotomia canonica fra traduzione letterale (verbum de verbo) e traduzione libera (ad sensum) non rende tuttavia conto della varietà di soluzioni intermedie che, in concreto, hanno caratterizzato la pratica del tradurre.

Traduzione e catarsi

THE RAVEN DI POE NELLA VERSIONE INEDITA DI ENNIO FLAIANO di Valeria Petrocchi | La traduzione di The Raven di Edgar Allan Poe realizzata da Flaiano nel 1936 è strettamente correlata a una data importante nella vita dell’autore: il 20 maggio 1936, giorno in cui egli apprende la notizia della scomparsa del fratello Nino (la data è riportata al margine del manoscritto originale per mano dello stesso Flaiano).

La presenza delle lingue, la visibilità dei traduttori

LE POTENZIALITÀ DELLA TRADUZIONE A SCUOLA di Simone Giusti | In un recente poemetto narrativo in versi, Trip, il poeta e traduttore Giovanni Nadiani ci restituisce un’ironica e amara rappresentazione degli effetti della connessione in rete. Il testo, ispirato alle ricerche scientifiche condotte dal giapponese Mitsuo Kawato sul controllo dei robot con il pensiero, è scritto in romagnolo con inserti in italiano.