Tag: Giulia Baselica

Brodskij e gli altri

LA TRADUZIONE DELLA POESIA RUSSA IN ITALIA DAGLI ANNI OTTANTA DEL NOVECENTO AGLI ANNI DIECI DEL DUEMILA |

di Giulia Baselica

Se la parola dei poeti è spesso sintesi di un momento della storia pre-percepito con quell’intuizione sensibile che svela l’essenza vera delle cose, è proprio la poesia a rivelare il limen culturale di un’epoca, a indicare il cambiamento nel suo farsi, ad avvertire gli umani dell’imminenza di una svolta.

Il premio Nobel per la letteratura attribuito al poeta russo Iosif Brodskij rappresentava, nell’ormai lontano 1987, l’annuncio di un cambiamento: confuso, indefinito e vago, ma comunque motivo di un’entusiastica, se non addirittura euforica, ristrutturazione della visione di quel mondo mal conosciuto che si estendeva al di là della “cortina di ferro”. La diffusione dell’opera di Brodskij diveniva così strumento e circostanza di riflessione collettiva

Se non sei dissidente, non esisti

IL CASO DEGLI SCRITTORI SOVIETICI PUBBLICATI DA MURSIA

di Giulia Baselica |
Negli anni settanta Ugo Mursia, editore tutt’altro che filocomunista, si avventurò alla scoperta di scrittori dell’Unione Sovietica. Incontrando la più assoluta disattenzione, anche da chi si presumeva particolarmente esperto di letteratura russa contemporanea.

Metodo Stanislavskij con dizionari

È DI SCENA LA TRADUZIONE di Giulia Baselica | Proprio come il teatro, probabilmente anche la traduzione potrebbe essere definita un’«arte che si prefigge di rappresentare davanti a un pubblico, secondo determinate convenzioni, una serie di avvenimenti» (De Mauro 2000, ad vocem teatro). Obiettivo di entrambe le forme d’arte è rappresentare, cioè «mostrare alla vista una scena, un aspetto della realtà riproducendola mediante figure o segni sensibili» (Treccani), mentre, tanto sulla scena teatrale quanto sulla pagina tradotta, ciò che costituisce l’oggetto della rappresentazione – nel suo duplice significato di complesso di percezioni, concetti, fantasie, valutazioni che si offre alla coscienza, nonché di quanto viene rappresentato, in una dimensione, quindi, interiore ed esteriore a un tempo – sono gli avvenimenti.