di Eva Allione
autrice di Dambudzo Marechera, La casa della fame, Roma, Racconti edizioni, 2019 (da The House of Hunger, London, Ibadan, Nairobi, Heinemann African Writers Series, 1978) |
Comincio con cautela, questo testo mi fa paura. Da subito la trama – un giovane prende le sue cose e se ne va di casa dopo uno scontro col fratello; scoprirà di non poter fuggire dalla Casa della fame che è lo Zimbabwe – si sgretola in un maelstrom di immagini, di flashback e di flashback nei flashback. Secondo l’editore l’incipit chiamerebbe un passato prossimo, ma temo che un tempo così concreto e quotidiano non regga lo slancio delle scene più allucinate.