La citazione

I traduttori sono pazzi?

di Sergio Atzeni

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[…] i traduttori sono pazzi? Me l’ha chiesto la pagina culturale dell’«Unione Sarda», che sa come io sopravviva grazie alle traduzioni, e mi sospetta pazzo (il quesito denuncia il sospetto). Non è domanda provocatoria, ma serissima.
[…] Qualche traduttore è pazzo. Ma non facciamo nomi. Oppure: c’è un filo di follia nel volere fare questo mestiere. Non perché sia malpagato – è vero, è malpagato, ma anche i raccoglitori di pomodori sono malpagati, per non parlare dei contadini somali – ma perché voler tradurre significa credersi un po’ sciamani, cioè dotati di un’anima capace di incarnarsi in anime altrui.

Sergio Atzeni, L’obbligo di essere un po’ pazzi e un po’ sciamani, in «L’Unione sarda», 12 settembre 1992 (ora in Scritti giornalistici (1966-1995), a cura di Gigliola Sulis, vol. II, Nuoro, Il Maestrale, 2005, pp. 853-4)