IL TRADUTTORE LETTERARIO DALL’INGLESE E I SUOI DIZIONARI, OGGI. UN’INCHIESTA di Norman Gobetti | Come lavora nell’epoca del web il traduttore italiano dall’inglese? Che strumenti adopera? Abbiamo interpellato cinquanta persone, professionisti e aspiranti tali. Ed ecco che cosa ne risulta.
Categoria: Numero 6 (primavera 2014)
Numero 6 (primavera 2014)
Una privata geologia linguistica
CHE COSA SIGNIFICA TRADURRE ALICE MUNRO. LECTIO MAGISTRALIS di Susanna Basso |
Il 10 ottobre 2013 Alice Munro, definita dall’Accademia Reale di Svezia «maestra del racconto breve», è stata insignita del Premio Nobel per la letteratura.
Il 30 agosto moriva a Dublino il poeta Seamus Heaney, Premio Nobel per la letteratura nel 1995. Tra le parole che accompagnarono l’attribuzione del Nobel si leggeva: «per le sue opere di bellezza lirica e profondità etica che esaltano i miracoli del quotidiano e la memoria viva del passato».
Scartabellando e navigando
Alla riscoperta dell’America (del SUR)
INTERVISTA A MARCO CASSINI di Damiano Latella |Partiamo dal principio. Un bel giorno, Marco Cassini, editore e co-fondatore di minimum fax, stanco di proporre autori di lingua inglese e di lingua italiana, si mette in testa di passare ad autori di lingua spagnola. Come se non bastasse, fonda un nuovo marchio indipendente dal nome tutto in maiuscolo, SUR. È andata così? Da dove nasce l’idea?
Come Rita Desti suona Saramago
TIRO LIBERO di Fabio Stassi | Ho sempre pensato al traduttore come a un musicista. L’interprete che si accosta a uno spartito già scritto ma a cui manca lingua, timbro, intonazione e tocco. Il suono e il fiato. In una parola, la voce. Il suo compito è quello di restituirne la musica, e restituire è un verbo difficile, in letteratura, perché ha a che fare con la natura più intima del raccontare. Scrivere è anche, e forse soprattutto, un tentativo di restituire qualcosa a qualcuno (un’altra versione della verità? un segreto mai detto?), nell’incoscienza di sanare delle ferite, in una necessità quasi infantile di riparazione.
Ho sempre pensato al traduttore come a un musicista. L’interprete che si accosta a uno spartito già scritto ma a cui manca lingua, timbro, intonazione e tocco. Il suono e il fiato. In una parola, la voce. Il suo compito è quello di restituirne la musica, e restituire è un verbo difficile, in letteratura, perché ha a che fare con la natura più intima del raccontare. Scrivere è anche, e forse soprattutto, un tentativo di restituire qualcosa a qualcuno (un’altra versione della verità? un segreto mai detto?), nell’incoscienza di sanare delle ferite, in una necessità quasi infantile di riparazione.
Traduzione e linguaggi scientifici moderni
L’INVENZIONE DEL LINGUAGGIO DELLA SCIENZA MODERNA di Silvana Borutti | I temi, o, meglio, i problemi che saranno affrontati in questo articolo sono così riassumibili: che cosa sia il linguaggio per il sapere scientifico nella prospettiva delle scienze moderne; che effetti abbia su un linguaggio scientifico una situazione storica di cambiamento di paradigma; in che termini si possa parlare di traduzione fra teorie in contesti di rivoluzione concettuale. Farò riferimento alle concezioni epistemologiche di Gilles G. Granger, di Willard V. O. Quine e di Thomas Kuhn, e alla situazione esemplare dell’invenzione del linguaggio della chimica moderna da parte di Lavoisier.
I diritti editoriali, questi sconosciuti
L’ESPERIENZA SUL CAMPO di Maria Giulia Castagnone | Mi è capitato spesso di notare quanto poco si sappia del settore dei diritti fuori dallo stretto ambito di chi lavora all’interno di una casa editrice. Forse perché i diritti vengono vissuti come una faccenda amministrativa, un po’ noiosa, priva di glamour, di quel fascino che di solito viene associato al mondo dei libri. Anch’io la pensavo così un bel po’ di tempo fa, quando non avevo ancora iniziato quella lunga strada che mi ha assorbito la vita, portandomi dove sono.
Perché ritradurre Andersen
di Bruno Berni | Quando si traduce letteratura danese, confrontarsi con le fiabe di Andersen è un obiettivo importante, ma si tratta di un sogno che potrebbe non avverarsi. È anche un’esperienza che deve trovare una giustificazione forte, perché, nonostante quella letteratura non sia pane quotidiano per il lettore italiano, Andersen è comunque l’autore danese più tradotto anche nella nostra lingua
L’altro Monicelli
GENIO E SREGOLATEZZA DI UN GRANDE TRADUTTORE di Gianfranco Petrillo
(con la collaborazione di Franco Chiavegatti e Maria Chiara Romani) | Giorgio Monicelli non è uno sconosciuto, ma la fama di cui gode oggi, al contrario di quella di suo fratello Mario, è di nicchia: è addirittura idolatrato dagli appassionati italiani di fantascienza, in quanto creatore del termine stesso e fondatore e primo direttore della prima e più famosa collana del genere, la mondadoriana «Urania».
Le traduzioni di Giorgio Monicelli in volume
a cura di Maria Chiara Romani | Giorgio Monicelli ha al suo attivo – con la propria firma o sotto pseudonimo – oltre 200 testi tradotti in volume, soprattutto dal’inglese ma anche dal francese. Di queste abbiamo cercato di compilare un elenco che ambisce a essere completo, ma non possiamo esserne certi. Vi sono poi numerose altre traduzioni di Monicelli sparse su giornali e riviste. Saremo grati a chi volesse segnalarci eventuali integrazioni.
Chi volesse conoscere la produzione di Giorgio Monicelli in quanto autore in proprio può visitare il sito http://www.fantascienza.com/catalogo/autori/NILF13726/giorgio-monicelli/