Categoria: Archivio

I diritti editoriali, questi sconosciuti

L’ESPERIENZA SUL CAMPO di Maria Giulia Castagnone | Mi è capitato spesso di notare quanto poco si sappia del settore dei diritti fuori dallo stretto ambito di chi lavora all’interno di una casa editrice. Forse perché i diritti vengono vissuti come una faccenda amministrativa, un po’ noiosa, priva di glamour, di quel fascino che di solito viene associato al mondo dei libri. Anch’io la pensavo così un bel po’ di tempo fa, quando non avevo ancora iniziato quella lunga strada che mi ha assorbito la vita, portandomi dove sono.

Perché ritradurre Andersen

di Bruno Berni | Quando si traduce letteratura danese, confrontarsi con le fiabe di Andersen è un obiettivo importante, ma si tratta di un sogno che potrebbe non avverarsi. È anche un’esperienza che deve trovare una giustificazione forte, perché, nonostante quella letteratura non sia pane quotidiano per il lettore italiano, Andersen è comunque l’autore danese più tradotto anche nella nostra lingua

L’altro Monicelli

GENIO E SREGOLATEZZA DI UN GRANDE TRADUTTORE di Gianfranco Petrillo
(con la collaborazione di Franco Chiavegatti e Maria Chiara Romani) | Giorgio Monicelli non è uno sconosciuto, ma la fama di cui gode oggi, al contrario di quella di suo fratello Mario, è di nicchia: è addirittura idolatrato dagli appassionati italiani di fantascienza, in quanto creatore del termine stesso e fondatore e primo direttore della prima e più famosa collana del genere, la mondadoriana «Urania».

Le traduzioni di Giorgio Monicelli in volume

a cura di Maria Chiara Romani | Giorgio Monicelli ha al suo attivo – con la propria firma o sotto pseudonimo – oltre 200 testi tradotti in volume, soprattutto dal’inglese ma anche dal francese. Di queste abbiamo cercato di compilare un elenco che ambisce a essere completo, ma non possiamo esserne certi. Vi sono poi numerose altre traduzioni di Monicelli sparse su giornali e riviste. Saremo grati a chi volesse segnalarci eventuali integrazioni.

Chi volesse conoscere la produzione di Giorgio Monicelli in quanto autore in proprio può visitare il sito http://www.fantascienza.com/catalogo/autori/NILF13726/giorgio-monicelli/

Macro e microadattamenti del testo drammatico

RIFLESSIONI SULLA TRADUZIONE DEL DIALOGO di Paola Ciccolella | Per la sua doppia destinazione – lettura e rappresentazione scenica – il testo drammatico pone alcuni problemi di traduzione strettamente legati alle sue peculiarità. Il testo drammatico infatti è soggetto non solo alle interpretazioni dei lettori, ma anche alle molteplici possibilità interpretative realizzabili sulla scena. Inoltre, come è noto, il testo drammatico comunica su due livelli, o meglio su due assi della comunicazione: uno interno alla finzione, sul quale viaggiano i messaggi dei personaggi veicolati attraverso il dialogo teatrale, e uno esterno, che mette in contatto il testo, costituito essenzialmente dal dialogo, con il suo destinatario alla stessa maniera degli altri testi. Una sorta di doppio dispositivo di ricezione.

La questione della Questione del sergente Grischa

di Natascia Barrale | Negli anni trenta i lettori italiani mostravano di apprezzare i toni nuovi e realistici dei romanzi stranieri giunti in traduzione sugli scaffali delle librerie. In cima alle classifiche di vendita, tra gli altri, vi erano i romanzi di guerra tedeschi, che raccontavano il primo conflitto mondiale visto con gli occhi del nemico perdente.Mondadori da qualche tempo stava cavalcando l’onda del successo delle narrative straniere e, nello stesso anno in cui si dedicò in prevalenza ai capolavori ottocenteschi con la collana «Biblioteca romantica», cominciò a sfruttare la nuova moda

La posizione delle parole e le intenzioni dell’autore

PROLEGOMENI A UN’ESPERIENZA DI TRADUZIONE TEATRALE
di Valerio Fissore | Come l’attore, il traduttore ha il compito di permettere al lettore della traduzione un’interpretazione tendenzialmente identica a quella provocata e permessa dall’originale. La sua più pregevole creatività consisterà nel negarsi di intervenire come autore.

Camilleri nel mondo

di Elena Sanna | Ma come fanno i traduttori stranieri a rendere l’impasto lingua/dialetti di Gadda o il “padano” sui generis di Dario Fo, autori che pure godono all’estero di larga rinomanza? Se lo chiedono spesso quei traduttori italiani che si trovano alle prese con problemi analoghi offerti da autori di altre lingue: si pensi anche solo a Céline o a Ellroy.

Adottare una nomenclatura

di Isabella Vaj | L’estate scorsa ho seguito un corso sulla legatura dei manoscritti mamelucchi. Il corso era tenuto in inglese. Ancora una volta ho dovuto constatare l’inadeguatezza del mio italiano: capivo esattamente di cosa stessero parlando le docenti, ma non avrei avuto il lessico preciso con cui riferire le mie nuove acquisizioni.