Le scuole / La “scuola di Milano”, ovvero la Civica scuola interpreti e traduttori Altiero Spinelli

di Fabrizia Parini

La Civica scuola per interpreti e traduttori Altiero Spinelli nasce come Scuola superiore per interpreti e traduttori del Comune di Milano nel 1980 e oggi fa parte della Fondazione Milano scuole civiche insieme alla Civica scuola di cinema Luchino Visconti, alla Civica scuola di teatro Paolo GRassi, alla Civica scuola di musica Claudio Abbado. Comprende la Scuola superiore per mediatori linguistici (Ssml) per il corso triennale e, per le lauree magistrali, l’Istituto superiore di interpretazione, traduzione e relazioni internazionali (Isit-Rit).

I corsi di laurea magistrale della Civica Altiero Spinelli sono organizzati in convenzione con l’Institut de Traducteurs et Interprètes et de Relations Internationales di Strasburgo che ne rilascia il diploma e hanno carattere decisamente professionalizzante.

Il corso di laurea magistrale in traduzione si rivolge a laureati di primo livello con ottime competenze in due lingue: inglese e, a scelta, francese, nederlandese, spagnolo, tedesco, cinese, russo.

Durante il primo anno vengono affrontate la traduzione editoriale e la traduzione specializzata da entrambe le lingue di lavoro, nonché la traduzione verso le lingue straniere. Inoltre dall’inglese vengono insegnate anche la traduzione audiovisiva e la traduzione narrativa (termine utilizzato per indicare la traduzione di opere di fiction) in modo da offrire agli studenti un panorama completo delle tecniche traduttive nei diversi ambiti. Oltre alle tecniche traduttive la formazione prevede anche teoria della traduzione e traduzione assistita, ossia una forma di traduzione supportata da programmi di sofware specifici che comprendono memorie di traduzione che fanno da supporto al traduttore. Nel secondo anno lo studente approfondisce un percorso di traduzione a scelta tra audiovisivo, editoriale e professionale.

Il percorso di traduzione letteraria affronta sia testi di saggistica sia di narrativa. I docenti di traduzione sono tutti traduttori professionisti, mentre alcune materie teoriche vengono insegnate da docenti universitari. Il percorso letterario prevede, oltre alle traduzioni, anche teoria e critica della letteratura, storia e critica della traduzione, tecniche di scrittura. Inoltre spesso vengono attivati progetti interdipartimentali con le altre scuole della Fondazione Milano, come la traduzione di un’opera teatrale da parte degli studenti dell’Altiero Spinelli, opera messa poi in scena dagli studenti di regia della Scuola Paolo Grassi con momenti di collaborazione e confronto tra gli studenti delle due scuole. Questo tipo di collaborazione risulta molto interessante e permette esperienze di traduzione specifiche che portano all’acquisizione di ulteriori professionalità.

Le lezioni di traduzione vengono svolte in piccoli gruppi di studenti, massimo quindici, frontalmente ma con un approccio laboratoriale. In genere il docente dopo aver presentato il testo sul quale lavorare, e dopo averne affrontato l’analisi con gli studenti che svolgono autonomamente la traduzione, lavora sulle soluzioni proposte dall’aula cercando di fare emergere dagli studenti stessi le soluzioni più adeguate. Non viene presentata “la soluzione” dalla cattedra, ma si analizzano le proposte degli studenti approfondendone la coerenza, la capacità di restituire nella lingua d’arrivo il ricco intreccio di evocazioni e suggestioni che è possibile ravvisare all’interno del testo originale. Al termine del secondo anno lo studente presenta la tesi in una lingua e un lavoro in situazione professionale nell’altra lingua. Il lavoro di tesi, svolto in totale autonomia, consiste nella traduzione di venti cartelle circa di narrativa o saggistica, completata da un’analisi traduttologica e presentata a due traduttori supervisori per la correzione, come se fosse consegnata a un committente. Durante la discussione della tesi lo studente deve portare miglioramenti al proprio lavoro, riconoscerne i punti critici o sostenere le proprie scelte. La prova in situazione professionale prevede la traduzione di un articolo o di alcune cartelle di saggistica in tempi professionali reali.

Superate positivamente queste prove lo studente viene ritenuto pronto ad affrontare il mercato editoriale.

I docenti della Civica attualmente vengono selezionati attraverso bandi per incarichi specifici; in tal modo ognuno insegna il tipo di traduzione che professionalmente svolge.

Ogni anno il corso accoglie circa ventisei studenti che hanno superato un esame di ammissione e che sono risultati in testa alla graduatoria. Il test comprende una traduzione dalle due lingue di lavoro, una prova di post-editing (lavoro di revisione di una traduzione automatica) dall’inglese e una prova di lingua basata su esercizi di grammatica della lingua di lavoro (la lingua d’arrivo), esercizi di comprensione e rielaborazione di un testo scritto.

Oltre agli studenti di madre lingua italiana, grazie alla convenzione con l’Institut de Traducteurs et Interprètes et de Relations Internationales di Strasburgo al primo anno di corso vengono ospitati anche studenti di madrelingua francese che hanno l’italiano come lingua di lavoro e che seguono alcune lezioni con i compagni italiani. La loro presenza in aula con i francesisti è un valore aggiunto in quanto permette una riflessione sulla lingua d’origine e d’arrivo verificata direttamente con confronti molto proficui.

Ogni anno si diplomano in traduzione con percorso letterario dai sei ai dodici studenti. Ognuno di loro ha generalmente effettuato uno stage in traduzione editoriale, entrando in contatto con case editrici sia direttamente tramite i loro docenti sia attraverso contatti della Civica. Può succedere anche che il docente proponga un lavoro collettivo, per esempio una raccolta di racconti, che vengono tradotti individualmente dopo una prima fase di lavoro svolto insieme per far acquisire agli studenti stile e terminologia comuni e per impostare strumenti di condivisione necessari a un lavoro a più mani. Il docente poi si occupa della revisione finale. L’aspetto del lavoro in équipe è tenuto in grande considerazione nella nostra formazione poiché saperlo svolgere adeguatamente è una competenza trasversale molto richiesta soprattutto per la traduzione di grandi opere o saggi particolarmente lunghi e di attualità che richiedono tempi editoriali molto rapidi.

Quindi gli studenti della Civica Altiero Spinelli terminano la loro formazione essendo già entrati in contatto con realtà editoriali. Non tutti poi entrano subito stabilmente nel mondo dell’editoria, ma un buon 90% trova rapidamente lavoro anche nell’abito della traduzione professionale e audiovisiva avendone acquisito, comunque, le tecniche e arrivando poi in seguito alla traduzione editoriale. Dati precisi non è facile averne ma possiamo affermare che circa due studenti su dieci riescono, subito dopo la laurea, ad ottenere un incarico di traduzione da una casa editrice.