Risorse lessicali per tradurre dal russo

di Igor Piumetti

Il redattore di un dizionario non è padrone della lingua, ma ne è lo schiavo, affermava nel XIX secolo Vladimir Dal’ (Dal’ 1989) noto ai russisti in quanto autore di uno dei principali dizionari di russo, ancora oggi punto di riferimento per ogni studioso di questa lingua: e se il redattore di un dizionario è dunque lo schiavo della lingua, inevitabilmente il traduttore è un lieto profittatore di questo abuso.

Oggi come oggi tuttavia sappiamo bene che il traduttore può ricorrere a una serie di strumenti che esulano dalla sola forma cartacea. Per quanto riguarda la traduzione dal russo possiamo dire che a compensare le grandi difficoltà a cui ci si può trovare di fronte contribuiscono molti strumenti. Il primo elemento da tenere in considerazione è la grande disponibilità di materiale online, ivi compresi i dizionari. E si noti bene che la facilità con cui si trova online materiale non per forza illegale, anzi per lo più disponibile in modo legale, è forse legata al ruolo che la rete ha svolto nella costruzione della cultura letteraria russa in particolare a cavallo tra la fine degli anni novanta e i primi anni duemila. Nel paese infatti è nato un fenomeno letterario noto come seteratura, che starebbe per setevaja literatura, ossia la «letteratura della rete», con cui vengono indicati lavori che hanno trovato nella rete la loro culla e il loro ambiente naturale. Dopo tutto, la Russia è figlia diretta di quell’Unione sovietica in cui la cultura underground o ai margini della legalità si diffondeva attraverso il samizdat, prima cartaceo poi digitale. In ogni caso, la cultura sembra almeno in parte continuare a essere un bene comune e a dimostrazione di ciò valga il fatto che le principali riviste letterarie del mondo russo sono liberamente e legalmente disponibili, insieme ai più importanti dizionari.

In queste righe, che non hanno la pretesa di essere esaustive né intendono imporre una metodologia di lavoro, ma sono il frutto piuttosto dell’esperienza di chi scrive e dei suggerimenti di quanti lo hanno supportato, si farà una breve panoramica di alcuni degli strumenti specifici che il traduttore dal russo può utilizzare nella propria pratica di lavoro quotidiana o saltuaria.

Dizionari cartacei nell’epoca del digitale

Per quanto la presenza dei dizionari cartacei possa da taluni essere considerata superflua e per quanto la risorsa offline stia a mano a mano sparendo dalla quotidianità di taluni traduttori, occorre a mio parere ricordare che non tutti i tipi di ricerca possono essere fatti a schermo e che l’utilizzo corretto del dizionario deve far parte della grammatica del traduttore, motivo per cui si è deciso di citare una serie di dizionari cartacei di ampia diffusione nel nostro paese.

Molto probabilmente il dizionario più diffuso e utilizzato in maniera trasversale è il Kovalev, edito dalla Zanichelli, che sul suo sito lo pubblicizza come il dizionario italiano-russo / russo-italiano più completo e aggiornato. Quest’opera vanta numeri di tutto rispetto nella sua ultima edizione: 125 mila voci, 220 mila significati, oltre 17 mila strutture grammaticali con indicazioni di reggenza, 3000 inserti di sinonimi e 500 inserti di contrari della lingua russa, 180 inserti di sinonimi della lingua italiana, trascrizione semplificata della pronuncia dei lemmi russi, 32 tavole illustrate a colori con terminologia relativa alla casa, al corpo umano, allo sport, ai trasporti, alla scienza e all’architettura, la segnalazione di oltre 4800 parole del russo fondamentale e un’appendice contenente i titoli russi delle opere letterarie più celebri.

Giunto alla quarta edizione nel 2014, è attualmente anche uno dei pochi dizionari non compatti presenti sul mercato. Oltre alla versione cartacea, è disponibile anche una versione ebook.

Oltre al Kovalev possiamo citare il Grande dizionario di Julia Dobrovolskaja, edito da Hoepli, giunto nel 2011 alla sua seconda edizione. Questo lavoro contiene 200.000 voci e accezioni, la traslitterazione accentata dei lemmi russi, forme irregolari dei sostantivi e dei verbi russi, binomi traduttivi, fraseologismi, modi di dire e proverbi, contestualizzazione dei lemmi difficili in brevi frasi o citazioni tratte da autori russi e italiani e in appendice nomi geografici, sigle e abbreviazioni, numerali e nomi propri. Entrambi i dizionari, Kovalev e Dobrovolskaja, esistono in versione app per Android e IPhone.

Sempre della casa editrice Hoepli è utile segnalare il Dizionario tecnico russo di Elisa Cadorin e Irina Kukushkina, pubblicato nel 2017, che nelle sue 704 pagine presenta oltre 27.000 lemmi, indicando i settori d’uso delle singole accezioni e corredando i lemmi di esempi.

Nel settore specialistico dell’economia, possiamo invece citare il Dizionario di economia, abnca e borsa russo-italiano/italiano-russo, edito da Le Lettere e curato da Sergey Ivanovich Shkarovskiy che attualmente nel settore rappresenta un valido contributo nell’ambito della terminologia legata al mondo degli affari. Con i suoi 70 mila lemmi, il dizionario presenta termini legati all’ambito finanziario, bancario, di borsa, economia e contabilità, senza dimenticare frasi ed espressioni idiomatiche relative al settore assicurativo e commerciale. È perciò un notevole ausilio per lo specialista del settore; ma per contro occorre evidenziare che l’edizione risale al 2004 e pertanto potrebbe non essere aggiornato sui termini entrati nel linguaggio negli ultimi anni.

Abbiamo voluto prendere a mo’ di esempio la stessa voce e vedere i risultati nei quattro dizionari che abbiamo citato. Per la ricerca è stata scelta il verbo sokraščat’ che si presta a una varietà di significati non eccessiva, ma sufficientemente ampia per fare delle osservazioni.

Il dizionario di Kovalev, consultato qui nella seconda edizione, del 2000, presenta un rimando alla voce sokratit’, forma perfettiva del verbo (va notato che abbiamo omesso gli accenti indicanti la corretta pronuncia delle parole, segnati tuttavia sia nella lingua russa che nella lingua italiana):

sokratit’ perf. (-krašču, -kratiš’; part. pass. sokraščënnyj; br. –ščën, –ščëna, –ščëno) (imperf. sokraščat’) 1 (sdelat’ korotkim) abbreviare, accorciare, ridurres. puti accorciare la strada; s. stat’ju abbreviare l’articolo 2 (umenyšit’ v količestve) ridurre, limitares. import ridurre le importazioni; s. raschody ridurre le spese 3 (uvolit’) (coll.) licenziares. s raboty licenziare dal lavoro 4 (mat.) ridurre s. drob’ ridurre la frazione ai minimi termini.

Il dizionario di Dobrovolskaja, alla sua prima edizione (2001), riportava invece la seguente voce (si noti tra parentesi quadra la versione trascritta della parola):

sokraščat’ [sokraščàt’] v.y. impf. (pf. sokratit’ – sokrašču, sokratiš’) 1 ridurre, abbreviare; ~rabočij den’ ridurre la giornata lavorativa; ~ sroki abbreviare i termini; stat’ju tagliare (sfoltire) un articolo; ~ raschody ridurre le spese; ~ raschody na social’nye nuždy tagliare le spese sociali; ~štaty ridurre il personale 2 (colloq.) licenziare; ego sokratili è stato licenziato; ~ridursi, abbreviarsi; (fisiol.) contrarsi.

Nel dizionario economico troviamo invece la seguente definizione (Shkarovskiy 2004):

sokraščat’ gl comprimere, decurtare, defalcare, diminuire, regolare, restringere, ridimensionare, ridurre, tagliare
~ dochod ridurre il ricavato
~ zadolžennost’decurtare il debito, ridurre l’indebitamento
~ import ridurre le importazioni
~ investicii (~ kapitalovlaženija) disinvestire, smobilizzare
~ personal ridurre il personale
~ predelykolebanij restringere [ridurre] i margini di oscillazione
~ pribyl’ restringere il profitto
~ proizvodstvo ridurre la produzione
~ raschody defalcare [diminuire, regolare, restringere, ridurre] le spese
~ rezervy diminuire [ridurre] le riserve
~ cenu ridurre il prezzo
~ eksport ridurre le esportazioni

Per contro il Dizionario tecnico di Cadorin-Kukushkina (2017) è quello più sintetico; infatti nella definizione troviamo:

sokraščat’ imp sokratit’ perf Acc ridurre, diminuire, abbreviare ● ~proizvodstvennyj cikl il ciclo produttivo

Da un breve confronto fra le voci possiamo notare che i dizionari Kovalev e Dobrovolskaja forniscono la pronuncia (solo Dobrovolskaja, in arancione) e/o informazioni di carattere morfologico (indicate in verde) più ricche rispetto ai dizionari tecnici e utili in alcuni casi al traduttore; i dizionari specialistici invece si concentrano praticamente in modo esclusivo su aspetti lessicali, in particolare nel caso del dizionario curato da Shkarovskiy, in cui troviamo un numero di esempi di utilizzo inferiore rispetto all’altro dizionario tecnico preso in considerazione. Il Kovalev distingue quattro sfumature diverse di significato rispetto alle tre proposte da Dobrovolskaja (senza che questo per la verità influisca in modo sostanziale sulla comprensione del significato del verbo, in quanto la prima voce di Dobrovoslkaja di fatto sintetizza le prime due di Kovalev: possiamo notare che gli esempi riportati sono quasi gli stessi). Da notare, al di là della maggiore facilità di lettura (aspetto tuttavia non trascurabile), il fatto che il Kovalev riporti tra parentesi una breve definizione in lingua russa è talvolta di grande utilità.

Risorse online

Dizionari

Come dicevamo poco sopra, il panorama delle risorse online disponibili per il traduttore è davvero molto vasto. Possiamo partire dall’illustrare la risorsa che probabilmente ciascun traduttore conoscerà, ossia il portale https://dic.academic.ru/. Si tratta di una raccolta ampia di enciclopedie, dizionari e vocabolari digitalizzati, ampiamente utilizzato anche in ambito scientifico (si può tranquillamente trovare più di un riferimento nelle principali riviste scientifiche letterarie russe, anch’esse peraltro disponibili gratuitamente online).

Per quanto riguarda l’italiano esistono numerose risorse disponibili come dizionari russo-italiano, fra cui:

  • Bol’šoj ital’jansko-russkij i russko-ital’janskij slovar’ – Grande dizionario italiano – russo
  • Ital’jansko-russkij politehničeskij slovar’ – Dizionario tecnico italiano – russo
  • Ital’jansko-russkij avtomobil’nyj slovar’ – Dizionario automobilistico italiano – russo

Il grande vantaggio del sito dic.academic.ru consiste nel fatto che la ricerca può essere effettuata su un termine di cui si possono confrontare contemporaneamente le definizioni nei dizionari e nelle enciclopedie russe, così come la traduzione in tutte le lingue che riportino la voce nel dizionario. Torniamo dunque alla parola presa da noi in analisi e vediamo un’immagine contenente la voce sokratit’:

Come possiamo notare, il risultato online non si discosta di molto da quello che potremmo ottenere consultando i dizionari cartacei.

Se lo svantaggio della versione digitale consiste nell’impossibilità di consultare le voci limitrofe a quella che noi stiamo indagando, una volta lanciata la ricerca di un termine (è da notare tuttavia che nella ricerca manuale dei termini all’interno dei singoli dizionari questa funzione risulta invece disponibile), il grande vantaggio di dic.academic.ru consiste nella possibilità di avere simultaneamente risultati della traduzione dello stesso lemma in lingue diverse insieme alla definizione tratta dai dizionari monolingue o dalle enciclopedie.

Il portale permette infatti di selezionare tre tipi diversi di ricerca:

  1. Nel primo, sotto il titolo tolkovanie, vengono esposte le definizioni della parola (in questa sezione possiamo verificare la presenza del lemma in dizionari monolingui o enciclopedie)
  2. Il secondo è dedicato a perevod, ossia alle traduzioni nelle varie lingue disponibili
  3. Nella terza sezione, knigi, abbiamo invece la possibilità di verificare la presenza della parola in libri disponibili online. Quest’ultima funzione può risultare utile in quanto permette di interrogare la rete un po’ come se fosse un corpus, sebbene i risultati derivanti da questo tipo di ricerca siano meno raffinati rispetto a quanto si ottiene interrogando il corpus di lingua russa di cui parleremo oltre.

In definitiva, anche per le parole più ostiche è spesso possibile trovare delle soluzioni su questo portale, in particolare ampliando la propria ricerca senza limitarsi alla sola traduzione in italiano. Da tenere in considerazione anche la possibilità di lanciare delle ricerche anche direttamente dalle parole che vengono riportate nelle definizioni, in quanto cliccando sopra quelle sottolineate si apre un menu contestuale che permette di effettuare vari tipi di ricerca sul termine.

Fra le varie risorse disponibili sul portale segnaliamo anche l’Etimologičeskij Slovar’ Fasmera, uno dei punti di riferimento principali per le ricerche in ambito etimologico.

Un altro portale che può essere utile consultare è http://gramota.ru/slovari/. Il sito Gramota, conosciuto per il supporto alla grammatica, offre anche un servizio dedicato ad alcuni dizionari, che in certi casi può essere utile consultare, in particolare perché permette di compiere delle ricerche su parole incomplete, per esempio se occorre fare una ricerca su una radice.

Un altro supporto molto utile può essere dato da https://ru.wiktionary.org nel quale è possibile lanciare una ricerca, verificare i risultati all’interno della voce e in particolare accertarsi dell’esistenza di qualche citazione d’autore, sempre molto utile per verificarne l’uso. Si tratta per lo più di una risorsa monolingue, ma in taluni casi può essere molto utile, dal momento che oltre alle definizioni e alle citazioni cui accennavo, spesso presenta l’etimologia, particolarità d’uso, fraseologismi, ecc.:

 

Un ultimo dizionario che ho visto talvolta utilizzare è https://www.multitran.com/, che offre il grande vantaggio di essere uno strumento multilingue con un congruo numero di esempi e fraseologismi. Il dizionario esiste anche in versione app per smartphone ed è collegato a un forum nel quale si possono lanciare ad altri utenti delle richieste di chiarimento su eventuali termini (un po’ come accade per il famoso Wordreference).

Altre risorse

In questa sezione vorrei illustrare alcune risorse che nella mia esperienza è stato utile consultare per risolvere alcune problemi di traduzione.

Intanto va segnalata l’esistenza di un corpus nazionale della lingua russa (http://ruscorpora.ru/new/en/search-main.html#). Un traduttore può essere interessato all’uso di una determinata parola all’interno di contesti diversi da quello che ha trovato nel proprio testo per poterne comprendere alcune sfumature o alcuni usi in particolari contesti. Per esempio, è il caso di parole di uso colloquiale o di alcune espressioni o fraseologismi poco comuni.

Il corpus permette di effettuare due tipi di ricerca:

  1. Possiamo inserire una parola o un’espressione esatta e verificare la sua presenza all’interno di testi in lingua russa (nel caso di più parole, sarà possibile anche vedere quei risultati in cui le parole compaiono in ordine diverso rispetto a quello ricercato)
  2. Possiamo effettuare una ricerca di un termine specificando determinate caratteristiche sintattiche o grammaticali oppure finalizzarla alla verifica di determinate collocazioni.

Da tenere in considerazione anche la possibilità di utilizzare i corpora paralleli, fra cui quello russo-italiano, russo- inglese, russo-tedesco e russo-francese. Questo strumento permette di verificare non solo la presenza di una parola all’interno di un contesto, ma anche la sua traduzione (o le sue traduzioni). Oltre al corpus generale e ai corpora paralleli esistono, fra gli altri, anche un corpus di poesie e uno di linguaggio giornalistico.

A tale proposito, fra i portali che permettono la ricerca di parole in corpora paralleli è opportuno ricordare Reverso Context sia nella versione dizionario (https://dizionario.reverso.net/russo-italiano/) sia per verificare la presenza del termine in determinati contesti e la sua traduzione (https://context.reverso.net/traduzione/russo-italiano/). Questo strumento è piuttosto affidabile, ma occorre comunque sempre verificare che gli elementi indicati come traduzione corrispondano a quelli corretti.

Allo stesso modo, possiamo anche utilizzare il servizio di traduzione offerto dal portale Yandex nella funzione di traduttore: in questo caso, inserendo una sola parola, sulla colonna destra non solo comparirà la traduzione più comune del termine, ma sotto troviamo una vera e propria voce di dizionario:

 

Tra l’altro questo traduttore con la stessa funzione esiste anche in versione app per lo smartphone. Una funzione molto simile è anche offerta da Google Translate, che tuttavia non offre varie opzioni di traduzione, ma presenta solo delle definizioni in lingua (che può essere utile solo per chi conosce già la lingua, meno per chi invece si trova alle primissime armi):

Da ultimo, segnalo la possibilità di utilizzare Wikipedia e la funzione che permette di visualizzare la voce in un’altra lingua. Con le dovute precauzioni e le verifiche necessarie, ho trovato questo strumento davvero utile in più occasioni, in particolare per risolvere la traduzione di alcuni testi tecnici. Occorre considerare poi il fatto che essendo aggiornato quasi in tempo reale, possiamo trovarvi lessico entrato nella lingua in periodi recenti (ho fatto personalmente una breve ricerca su tematiche ambientali e sulla decrescita, per la quale non riuscivo sempre a trovare le parole giuste in altri supporti ritenuti solitamente più affidabili).

Traduttori automatici

Da ultimo vorrei dedicare un piccolo spazio alla questione dei traduttori automatici, che certo non rappresentano (per ora) un’alternativa totalmente valida al traduttore o alla traduttrice in carne e ossa, ma sono strumenti sempre più raffinati, che talvolta possono risultare di grande utilità anche per il traduttore.

In particolare, in alcuni tipi di traduzione tecnica sono in grado di fare un ottimo lavoro per tradurre fraseologismi e lessico specifico, ma nel complesso chiunque abbia utilizzato questi strumenti si sarà reso conto dell’incompleta affidabilità dello strumento.

I principali traduttori automatici online (disponibili anche in versione app) che possiamo oggi trovare sono fondamentalmente:

  • Google Translate
  • Yandex Translate (app Yandex Perevod)
  • Reverso
  • Bing

Fra questi, come abbiamo già visto, Yandex Translate offre un interessante servizio quando si inserisce una sola parola, in quanto oltre alla traduzione, fornisce anche altre possibilità di traduzione. Da questo punto di vista anche Reverso può essere una risorsa molto utile. La ricerca del termine sokratit’ nel traduttore automatico di Bing ha invece dato come risultato soltanto la traduzione, ma nessun’altra definizione, mentre la ricerca in Google aveva dato come risultato una serie di definizioni in lingua russa e non delle traduzioni alternative in lingua italiana.

Ho scelto di fare un piccolo esperimento per verificare l’affidabilità dei traduttori automatici lanciando la traduzione di un testo nel quale a mio parere occorre un lavoro di logica che consideri la frase nel suo contesto e non il significato letterale. Il testo è tratto da un articolo di «Argumenty i fakty», uno dei più noti settimanali russi, contenente articoli su varie tematiche. Questo specifico articolo, tratto dalla versione digitale del giornale, è incentrato sui modi di dire russi e sulla loro origine; nello specifico l’estratto scelto è focalizzato sul modo di dire ne byt’ v svoej tarelke che significa «non essere a proprio agio», «sentirsi un pesce fuor d’acqua»:

Fraza, oboznačajuščaja nelovkoe sostojanie, pojavilas’ v russkom jazyke po pričine nevernogo perevoda francuzskogo analoga «Ne pas etre dans son assiette». Kak zametil eščë A. S. Puškin, delo v tom, čto vo francuzskom slovo «assiette» označaet ne tol’ko tarelku, no i nastroenie, duh, sostojanie. Suščestvuet versija, budto by imenno v načale XIX veka kakoj-to perevodčik, zanimajas’ «rusifikaciej» francuzskoj p’esy, vpervye nepravil’no perevël frazu «prijatel’ ty ne v duche», napisav «prijatel’ ty ne v svoej tarelke». (Fonte: https://aif.ru/society/history/1366522)

Ecco dunque la traduzione del testo reso dai vari traduttori automatici.

Google Translate Yandex Translate Reverso Bing
La frase, che indica uno stato imbarazzante, è apparsa in russo a causa di una traduzione errata dell’analogo francese “Ne pas etre dans son assiette”. Come ha notato anche A. S. Pushkin, il fatto è che in francese la parola “assiette” significa non solo un piatto, ma anche uno stato d’animo, spirito, condizione. Esiste una versione che era all’inizio del XIX secolo che un traduttore, impegnato nella “Russificazione” dell’opera teatrale francese, traduceva erroneamente la frase “amico, sei fuori posto”, scrivendo “amico, non sei a tuo agio”. La frase, che denota uno stato imbarazzante, è apparso in Russo a causa di una traduzione errata dell’analogo francese “Ne pas etre dans son assiette”. Come notato da A. S. Pushkin, il fatto è che in francese la parola «assiette» significa non solo un piatto, ma anche un umore, uno spirito, uno stato. C’è una versione, come se fosse all’inizio del XIX secolo un traduttore, impegnato in» russificazione “del gioco francese, per la prima volta tradotto erroneamente la frase “amico, non sei nello spirito”, scrivendo»amico, non sei a tuo agio”. La frase che denota uno stato imbarazzante è apparsa in russo a causa della traduzione errata dell’analogia francese “Ne pas etre dans son Assiette”. Come A. notato anche IL Pushkin, il fatto è che nella parola francese “Assiette” significa non solo un piatto, ma anche l’umore, lo spirito, condizione. C’è una versione che fu all’inizio del XIX secolo che qualche traduttore, impegnato in “Russificazione” del dramma francese, per la prima volta erroneamente tradotto la frase “amico, non sei nello spirito”, scrivendo “Amico, non sei nel tuo piatto.” La frase, che si riferisce a uno stato imbarazzante, è apparsa in lingua russa a causa della traduzione errata dell’analogo francese “Ne pas etre dans son assiette”. Come A.S. Pushkin ha notato, il fatto è che in francese la parola “assiette” significa non solo un piatto, ma anche uno stato d’animo, uno spirito, uno stato. C’è una versione, come se all’inizio del XIX secolo qualche traduttore, impegnato nella “russificazione” del dramma francese, per la prima volta tradusse erroneamente la frase “amico, non sei nello spirito”, scrivendo “amico, non sei a tuo agio”.

La traduzione di questo frammento pone il traduttore di fronte al problema di come considerare questo modo di dire. In russo infatti byt’ v svoej tarelke significa letteralmente «essere nel proprio piatto» ma, come detto poco sopra, viene intesa comunemente con il significato di «non essere a proprio agio», «sentirsi un pesce fuor d’acqua».

È chiaro che, in questo contesto, tradurre il modo di dire con un equivalente italiano farebbe perdere totalmente il senso del testo in lingua russa nel quale appunto si spiega l’origine del modo di dire russo. Per questo motivo, per far capire la possibile origine dell’errore di traduzione che ha portato alla nascita di questo modo di dire, l’ultima frase dovrebbe concludersi con «amico, non sei nel tuo piatto». Possiamo tuttavia notare che tre dei quattro traduttori automatici traducono in modo (solo in apparenza) corretto il modo di dire, ma inserendo questa traduzione “corretta” stravolgono il senso del testo. Reverso, dal canto suo, riporta una traduzione letterale del termine, presumibilmente non per essere riuscito a comprendere il contesto del frammento, quanto piuttosto perché probabilmente questo modo di dire non viene riconosciuto come tale.

Possiamo comunque osservare che per questo tipo di testo, che a parte la piccola insidia nascosta non presenta particolare difficoltà, i risultati proposti dai traduttori automatici sono per buona parte accettabili, ma da soli non risultano totalmente convincenti e anzi presentano qualche piccolo errore di interpretazione. In particolare possiamo fare le seguenti osservazioni:

  • La traduzione di nelovkoe sostojanie come «stato imbarazzante» indurrebbe a pensare che il modo di dire si riferisca allo stato di gravidanza di qualcuno, mentre il significato originale non ha assolutamente questa sfumatura. Tutti i traduttori automatici hanno proposto la stessa versione, ma nessuno permette al lettore di capire che ciò a cui si fa riferimento nel testo è invece «una situazione di imbarazzo».
  • Analog viene tradotto «analogo» da tre traduttori, mentre Reverso lo traduce come «analogia». In questo caso la versione di Reverso risulta discutibile, in quanto definisce analogia qualcosa che analogia non è.
  • All’inizio della frase successiva, Reverso nuovamente non distingue A. S. come iniziali del nome e del patronimico del poeta e il risultato è un po’ disorientante («Come A. notato anche IL Pushkin»). Vorrei invece sottolineare il fatto che la frase, che in russo è alla forma attiva, viene mantenuta alla forma attiva da Google («Come ha notato anche A. S. Pushkin») e Bing («Come A.S. Pushkin ha notato» qui il risultato “suona peggio” rispetto a Google), mentre Yandex la trasforma curiosamente in passiva («Come notato da A. S. Pushkin»).
  • La subordinata introdotta da budto by non risulta in nessun caso tradotta in maniera totalmente convincente. La frase, che in italiano potrebbe suonare come «Esiste una versione secondo cui all’inizio del XIX secolo…», in russo viene costruita con una principale e una subordinata introdotta da budto by, particella che serve a insinuare una sfumatura di dubbio (in italiano resa con «secondo cui» seguito dal condizionale: «Esiste una versione secondo cui all’inizio del XIX secolo… un traduttore avrebbe»). Google e Reverso si limitano a sostituire kak budto con un «che», Yandex risolve con un «come se fosse», mentre Bing propone un «come se». Nessuno dei quattro invece interviene in maniera soddisfacente sul verbo, limitandosi a proporre «traduceva» (Google), «tradotto» (Yandex e Reverso) e «tradusse» (Bing). Nella stessa frase poi possiamo notare che il russo p’esu (opera teatrale), viene reso da Yandex con «gioco», probabile residuo di un passaggio attraverso l’inglese che ha portato a tradurre p’esa con «play» e play con «gioco».
  • Una menzione a parte va fatta per gli articoli e per le preposizioni articolate, entrambi assenti nella lingua russa, che nella versione italiana proposta da Bing risultano praticamente tutti corretti.

In definitiva, per quanto sia possibile osservare che probabilmente Yandex e Reverso (che pure si distinguono come buone risorse offerte per la ricerca lessicale) offrano un servizio di traduzione dal russo all’italiano meno convincente rispetto a Bing e Google, in tutti i casi che abbiamo preso in osservazione possiamo rilevare la necessità dell’intervento umano per dirimere eventuali ambiguità

Bibliografia

Cadorin, Kukushkina 2017: Elisa Cadorin, Irina Kukushkina, Dizionario tecnico russo, Milano, Hoepli

Dal’ 1989: Vladimir Dal’ Tolkovyj Slovar’ v četyrëch tomach, Moskva, Russkij Jazyk

Dobrovolskaja 2001: Julia Dobrovolskaja, Grande dizionario russo, Milano, Hoepli

Kovalev 2000: Vladimir Kovalev, il Kovalev. Dizionario russo-italiano, Bologna, Zanichelli

Shkarovskiy 2004: Sergey Ivanovich Shkarovskiy, Dizionario di conomia, Banca & Borsa, Firenze, Le Lettere

Sitografia

http://gramota.ru/slovari/

http://ruscorpora.ru/new/en/search-main.html

https://aif.ru/society/history/1366522

https://context.reverso.net/traduzione/russo-italiano/

https://dic.academic.ru/

https://dizionario.reverso.net/russo-italiano/

https://ru.wiktionary.org/

https://www.multitran.com/