di Isabella Vaj | L’estate scorsa ho seguito un corso sulla legatura dei manoscritti mamelucchi. Il corso era tenuto in inglese. Ancora una volta ho dovuto constatare l’inadeguatezza del mio italiano: capivo esattamente di cosa stessero parlando le docenti, ma non avrei avuto il lessico preciso con cui riferire le mie nuove acquisizioni.
Autore: tradurre
Adopting specialist terminology
by Isabella Vaj Understanding a term is one thing, translating it is another. When confronted by the meticulous description of some particular object, especially when it is steeped in culture and history, often translators have considerable difficulty in finding the…
La recensione / 1 – Costretti a riflettere da una traduzione
La recensione / 2 – La lealtà del traduttore responsabile
di Franco Nasi | A proposito di Tradurre è un’intenzione, a cura di Nicoletta Dacrema, Marcos y Marcos, Milano 2013, pp. 270, € 18,00
In un utile passo de Le project d’une critique “productive”, apparso postumo nella raccolta Pour une critique des traductions: John Donne (Paris, Gallimard, 1995; disponibile anche in italiano nella versione di Gisella Maiello: Traduzione e critica produttiva , Salerno, Oedipus, 2000), Antoine Berman
La recensione / 3 – Trascendere i confini (delle lingue, ma anche dei testi)
La recensione / 4 – Il rewriting di Karl Kraus
di Barbara Ivančić | A proposito di
Irene Fantappiè, Karl Kraus e Shakespeare. Recitare, citare, tradurre. Macerata, Quodlibet, 2012, pp. 270, € 24,00
Molto è stato scritto sul genio di Karl Kraus e sulla sua penna polemica e sferzante, capace di smascherare i risvolti più meschini e ipocriti dell’umanità. Irene Fantappiè ha studiato e analizzato i tratti di quella penna, introducendoci nell’officina della scrittura krausiana. L’immagine dell’officina qui è più che mai calzante,