Autore: tradurre

Tradurre (per il) teatro

UN NUMERO MONOGRAFICO A CURA DI GIOVANNI GRECO | Gli studi sulla traduzione hanno conosciuto negli ultimi quarant’anni una fioritura senza precedenti per quantità e per qualità. Ci sono stati tuttavia, all’interno di questo rigoglio, settori della letteratura e della comunicazione in senso più ampio che hanno rappresentato un oggetto privilegiato per la ricerca e altri più trascurati.

In teatro il verbo si fa carne

INTERVISTA A GABRIELE LAVIA di Giovanni Greco | Aspetto nel lungo corridoio dei camerini del Teatro di Roma, dove altre volte sono stato, mi ripasso le domande che ho pensato per il nostro incontro precedente l’andata in scena e che poi non seguirò, preso dall’impeto della conversazione.

On the stage the word becomes flesh

An interview with Gabriele Lavia by Giovanni Greco The meeting with Gabriele Lavia, one of the great masters of Italian teatro di regia (the theatre of directors), became an opportunity to discuss the translation of theatrical texts in the widest…

Il teatro della traduzione

ATTORI E PERSONAGGI SULLA SCENA DEL TRADURRE di Giovanni Greco | La scena della traduzione è come la scena del crimine: porta con sé una teatralità ricorrente e ancestrale, nella quale si distinguono attori, personaggi, costumi, luci e fondali che interagiscono ambiguamente davanti a uno spettatore/lettore e che di volta in volta configurano quella messa in scena come unica e irripetibile, come necessaria e impossibile, come viva eppure morta e, soprattutto, con l’urgenza di una decodifica, cioè del disvelamento del colpevole e delle colpe.

Del traduttore come povero Calibano*

di Edoardo Albinati | Lamentandosi del proprio destino il traduttore mette le mani avanti: quel che sono riuscito a fare io – difficile! difficilissimo! – non sarà mai bello come l’originale, dice. Neanche lontanamente. È costretto, il traduttore, ad abbassare la fronte, con un’umiltà che magari non ha per nulla quando scrive di testa sua.

Il traduttore (teatrale) come medium

EVOCANDO GLI SPIRITI DI KANTOR di Luigi Marinelli | Fra servizio ed evocazione – insieme nostalgica e spiritica– si è svolta nel tempo la mia attività traduttiva intorno a, per, dei testi teatrali (drammaturgici e teorici) di Tadeusz Kantor. La storia, i ricordi, il “metodo” relativi in particolare alle traduzioni delle due grandi “partiture” della Classe morta (Kantor 2003) e di Wielopole Wielopole (Kantor 1981) li ho già in parte raccontati altrove.

The translator as a medium

by Luigi Marinelli The translation of the “scores” of the theatrical texts (dramaturgical and theoretical) by Tadeusz Kantor –The Dead Class and  Wielopole Wielopole – created an opportunity for more general reflection on theoretical-practical aspects and problems of theatrical translation.…

Dal Sofocle greco al Greco italiano (via Harrison)

HARRISON, GRENFELL, HUNT, GRECO E LA CACCIA AL TESTO di Anita J. Weston | I segugi di Ossirinco è la traduzione italiana della traduzione inglese del frammento greco originale del dramma satiresco di Sofocle Ichneutae, una mise-en-abîme testuale riverberata poi sia a livello della storia del frammento sia della sua trama. I circa 400 versi sofoclei giacevano con altri pezzi di manoscritti di ogni genere (ahinoi, più spesso parcelle e pratiche – minuti frammenti di testi utilitari – che poesie) nel deserto di Ossirinco, in Egitto.

Metodo Stanislavskij con dizionari

È DI SCENA LA TRADUZIONE di Giulia Baselica | Proprio come il teatro, probabilmente anche la traduzione potrebbe essere definita un’«arte che si prefigge di rappresentare davanti a un pubblico, secondo determinate convenzioni, una serie di avvenimenti» (De Mauro 2000, ad vocem teatro). Obiettivo di entrambe le forme d’arte è rappresentare, cioè «mostrare alla vista una scena, un aspetto della realtà riproducendola mediante figure o segni sensibili» (Treccani), mentre, tanto sulla scena teatrale quanto sulla pagina tradotta, ciò che costituisce l’oggetto della rappresentazione – nel suo duplice significato di complesso di percezioni, concetti, fantasie, valutazioni che si offre alla coscienza, nonché di quanto viene rappresentato, in una dimensione, quindi, interiore ed esteriore a un tempo – sono gli avvenimenti.

The Stanislavski method with dictionaries

by Giulia Baselica If an analogy or even some possible equivalence exists between the performance of the actor on stage and the action performed by the translator on the page, it could be interesting to try and identify in the…