Categoria: Numero 12 (primavera 2017)

Ci son volute tre notti, per averlo

COME È ARRIVATO IN ITALIANO AZ DI HAKAN GÜNDAY

di Claudia Tarolo |

La prima notte è sul Bosforo, a bordo di un barcone carico di scrittori… La seconda notte la passo così, con il piccolo Gaza, figlio di un trafficante d’uomini, che i migranti vedono come un aguzzino senza cuore e così finisce per vedersi anche lui. «Se mio padre non fosse stato un assassino, non sarei mai nato»… La terza notte …

Al tempo dell’Urss e dopo

LE SCIENZE ITALIANE IN VERSIONE RUSSA NEL NOVECENTO

di Giulia Baselica |

Un primo rapido sguardo alla produzione traduttiva in lingua russa di opere scientifiche italiane (inerenti a discipline come: meccanica, astrofisica, chimica, biochimica, medicina, zoologia, botanica, matematica, geometria) permette già di cogliere un dato interessante: la presenza di una relativa minoranza di titoli editi in epoca sovietica, quindi nel periodo compreso fra gli anni venti e gli anni ottanta del Novecento, rispetto alla quantità di volumi pubblicati dagli anni novanta all’epoca attuale.

Tradurre un libro è trovare un amico

di Erica Baricci, autrice di

Shemuel Romanelli, Peripezie e profezie d’Arabia. Le avventure di un ebreo illuminista, Como-Pavia, Ibis, 2016 (da משא  בערב (Maśśa’ ba-‘Arav), Gerusalemme, J.H. Schirmann ed., 1968) |

Shemuel Romanelli, ebreo mantovano di fine Settecento, per una serie di concomitanze – si trova a Gibilterra, non ha una lira, ha perso il passaporto – finisce in Marocco, dove vivrà quattro anni. Tornato in Europa, nel 1792 dà alle stampe il suo libro.

Diventare quasi la stessa cosa

di Enrica Budetta, autrice di

Clara Sánchez, Lo stupore di una notte di luce, Milano, Garzanti, 2016 (da Cuando llega la luz, Madrid, Ediciones Destino, 2016) |

Erano i primi mesi del 2010 quando Garzanti mi affidò la traduzione del libro vincitore del Premio Nadal per quell’anno, Lo que esconde tu nombre di Clara Sánchez (Madrid, Ediciones Destino, 2010), la cui cospicua produzione letteraria – a partire dal 1989 aveva infatti pubblicato in patria otto romanzi – era fino a quel momento inedita in Italia.

Molti dialoghi in uno, una storia nella Storia

di Lorenza Di Lella e Francesca Scala, autrici di

Lydie Salvayre, Non piangere, Roma, L’asino d’oro, 2016 (da Pas pleurer, Paris, Seuil, 2014) |

Nata e cresciuta in un paesino sperduto dell’entroterra spagnolo, quando scoppia la guerra civile, la quindicenne Montse segue il fratello a Barcellona, dove i fermenti anarchici e il sogno libertario sono più forti e dove vivrà l’unica avventura della sua esistenza. Ora che ha novant’anni, quei giorni intensi sono il solo ricordo vivo in una memoria che si sta sfaldando. Come ricreare in italiano la lingua di Montse?

I paradossi di una metatraduzione

di Riccardo Duranti, autore di

Lenny McGee, Dietro l’arazzo,Mompeo, Coazinzola Press, 2016 (traduzione da Behind the tapestry, inedito) |

Tradurre un complesso romanzo storico sulla vita di un traduttore dell’inizio del Seicento presenta vari aspetti paradossali che, però, si possono superare proprio grazie alla natura paradossale dell’attività stessa della traduzione.

La storia, che si articola in tre modalità testuali (dialoghi, flussi di coscienza e lettere), ricostruisce la vita del primo traduttore in assoluto, nel 1612,  del capolavoro di Cervantes, il Don Quijote: Thomas Shelton.

Gilgi, finalmente una di noi

di Annalisa Pelizzola, autrice di

Irmgard Keun, Gilgi, una di noi, Roma, L’Orma, 2016 (da Gilgi. Eine von uns, Berlin, Universitas Verlag, 1931) |

In quanto appartenente alla corrente della Neue Sachlichkeit, Gilgi – eine von uns, romanzo di esordio di Irmgard Keun, è caratterizzato da uno stile fortemente veristico, volto a riprodurre la quotidianità il più possibile senza filtri. In Gilgi si trovano, ad esempio, diversi registri di linguaggio: dal gergo alla moda al dialetto, dal tedesco parlato al tedesco scritto dei documenti commerciali.

Sulla strada. Bianca

di Carlo Prosperi, autore di

Edmund De Waal, La strada bianca. Storia di una passione, Torino, Bollati Boringhieri, 2016 (da The White Road, London/New York, Chatto & Windus/Farrar, Straus & Giroux, 2015) |

«Noooooooo!» Sono nella sala lettura della Sormani, la biblioteca comunale di Milano. Fantozzianamente vorrei lanciarmi contro la finestra per sfogare l’urlo di dolore e invece devo trattenerlo, rispettare il silenzio. Tra le mani ho il terzo volume delle opere complete, edizione Sansoni 1957, di Defoe. Sto cercando la traduzione di un brano tratto da A tour thro’ the whole island of Great Britain e ho appena scoperto

La recensione / 1 – Alcune osservazioni a un progetto ambizioso e meritorio

di Stefano Ondelli |

A proposito di: Eleonora Gallitelli, Il ruolo delle traduzioni in Italia dall’Unità alla globalizzazione. Analisi diacronica e focus su tre autori di lingua inglese. Dickens, Faulkner e Rushdie, Aracne editrice, Roma, 2016, 312 pp., € 30,00

Il volume espone i risultati di un progetto di ampio respiro (di cui «tradurre» ha già offerto un’anticipazione nel suo numero 8), che ha lo scopo di illustrare, con dovizia di materiali, il ruolo delle traduzioni nel contesto culturale italiano e valutare gli esiti degli approcci traduttivi sviluppati in momenti diversi della storia del nostro Paese dall’Unità a oggi.

La recensione / 2 – Uno strumento per «utenti iniziati» alle prese con l’arabo

di Isabella Camera d’Afflitto |

A proposito di: Eros Baldissera, Il dizionario di Arabo. Dizionario italiano-arabo / arabo-italiano, seconda edizione, Bologna, Zanichelli, 2014, pp. 580 (italiano-arabo) e pp. 776 (arabo-italiano), € 56,00 (e-book € 33,90)

Chi, come me, ha iniziato a studiare l’arabo negli ormai lontanissimi anni settanta (anzi nel 1969), ricorderà cosa volesse dire tradurre un testo con l’aiuto di “un terzo” di vocabolario arabo-italiano. Dopo aver continuato a pubblicare ristampe e aggiornamenti delle edizioni precedenti del Compatto e del Dizionario di Arabo (2004), Baldissera ha realizzato un’ulteriore e utilissima opera, più ampia di quelle esistenti sul mercato.