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Vizi e virtù dei dizionari bilingui francese-italiano

LE RISORSE PER IL TRADUTTORE DAL FRANCESE di Annick Farina |

L’importanza del dizionario bilingue viene spesso sminuita, sia da parte di chi insegna la lingua e la traduzione, sia (forse di riflesso) dal traduttore stesso. Il disdegno espresso per queste opere si può ritrovare nell’immagine del bilinguismo totale del traduttore e della sua presunta capacità di creare in modo “automatico” il collegamento fra due lingue perfettamente conosciute.

Dalla tana alla luna

UNA TRADUTTRICE ITALIANA INVITATA IN TEXAS di Cristiana Mennella | Cristiana Mennella, traduttrice esperta di importanti autori americani contemporanei, ha trascorso un periodo di lavoro ospite a Marfa, in Texas, della Lannan Foundation, che, solita a invitare scrittori, ospitava per la prima volta un addetto alla traduzione. Qui Mennella racconta la sua esperienza.

Il signor sindaco traduttore

GAETANO NEGRI E PIERINO PORCOSPINO di Valeria Barbieri | Der Struwwelpeter è uno dei più famosi libri per bambini di lingua tedesca, scritto dal medico Heinrich Hoffmann Donner nel 1844 e pubblicato l’anno seguente. Di lì a poco il pupazzetto ha iniziato a girare il mondo, certo sulle proprie gambe, ma anche grazie all’aiuto di tanti traduttori che hanno permesso a generazioni di ragazzi di conoscerlo. Molti di questi “aiutanti” sono sconosciuti. Così è stato per la prima traduttrice italiana, di cui si ignora l’identità, ma che ha il merito di aver dato al pupazzetto il curioso nome di Pierino Porcospino. Altri sono invece inaspettati, come il secondo traduttore italiano: il senatore e sindaco di Milano, poligrafo e politico eminente Gaetano Negri.

Analisi dei problemi traduttivi in un modello didattico applicato

di Britta Nord | Come si insegna a tradurre? I docenti che si pongono questa domanda (ahimè, non tutti lo fanno) non ci metteranno molto a scartare l’approccio learning-by-doing, insegnare facendo: perché si rendono conto che la competenza traduttiva è troppo complessa per poter essere affidata al caso, perché si ritrovano invischiati in interminabili discussioni su cosa si possa dire e come lo si possa dire, o semplicemente perché non sanno cosa rispondere agli studenti, frequentanti e non, che gli chiedono come prepararsi all’esame. Ci vuole quindi un sistema didattico che dovrà essere tendenzialmente più di tipo top-down, dall’alto verso il basso, che non viceversa, bottom-up.

La recensione / 2 – Una “sprovincializzazione” senza attori

di Gianfranco Petrillo

A proposito di: Giulio Einaudi nell’editoria di cultura del Novecento italiano, a cura di Paolo Soddu, Fondazione Luigi Einaudi – Studi 52, Leo S. Olschki editore, Firenze 2015.

Non ci si aspetti da questa raccolta di atti del convegno torinese dell’ottobre 2012 una gran luce che illumini la persona di Giulio Einaudi. La quale fondamentalmente enigmatica e sfuggente era e tale rimane, pur dopo la biografia dettatane successivamente da Gian Carlo Ferretti per il Dizionario biografico degli italiani.

La citazione

I traduttori sono pazzi?

di Sergio Atzeni | […] i traduttori sono pazzi? Me l’ha chiesto la pagina culturale dell’«Unione Sarda», che sa come io sopravviva grazie alle traduzioni, e mi sospetta pazzo (il quesito denuncia il sospetto). Non è domanda provocatoria, ma serissima.