Categoria: Studi e ricerche

Il traduttore (teatrale) come medium

EVOCANDO GLI SPIRITI DI KANTOR di Luigi Marinelli | Fra servizio ed evocazione – insieme nostalgica e spiritica– si è svolta nel tempo la mia attività traduttiva intorno a, per, dei testi teatrali (drammaturgici e teorici) di Tadeusz Kantor. La storia, i ricordi, il “metodo” relativi in particolare alle traduzioni delle due grandi “partiture” della Classe morta (Kantor 2003) e di Wielopole Wielopole (Kantor 1981) li ho già in parte raccontati altrove.

Dal Sofocle greco al Greco italiano (via Harrison)

HARRISON, GRENFELL, HUNT, GRECO E LA CACCIA AL TESTO di Anita J. Weston | I segugi di Ossirinco è la traduzione italiana della traduzione inglese del frammento greco originale del dramma satiresco di Sofocle Ichneutae, una mise-en-abîme testuale riverberata poi sia a livello della storia del frammento sia della sua trama. I circa 400 versi sofoclei giacevano con altri pezzi di manoscritti di ogni genere (ahinoi, più spesso parcelle e pratiche – minuti frammenti di testi utilitari – che poesie) nel deserto di Ossirinco, in Egitto.

Metodo Stanislavskij con dizionari

È DI SCENA LA TRADUZIONE di Giulia Baselica | Proprio come il teatro, probabilmente anche la traduzione potrebbe essere definita un’«arte che si prefigge di rappresentare davanti a un pubblico, secondo determinate convenzioni, una serie di avvenimenti» (De Mauro 2000, ad vocem teatro). Obiettivo di entrambe le forme d’arte è rappresentare, cioè «mostrare alla vista una scena, un aspetto della realtà riproducendola mediante figure o segni sensibili» (Treccani), mentre, tanto sulla scena teatrale quanto sulla pagina tradotta, ciò che costituisce l’oggetto della rappresentazione – nel suo duplice significato di complesso di percezioni, concetti, fantasie, valutazioni che si offre alla coscienza, nonché di quanto viene rappresentato, in una dimensione, quindi, interiore ed esteriore a un tempo – sono gli avvenimenti.

I meriti delle case editrici verso il teatro

I CASI DI ROSA E BALLO E UBULIBRI di Oliviero Ponte di Pino | Qual è stato – e quale può essere – il ruolo dell’editoria nella diffusione della drammaturgia contemporanea in Italia? Un editore può svolgere un ruolo di aggiornamento e di stimolo nei confronti del mondo del teatro? L’editoria teatrale, si sa, non ha vita facile: gli italiani leggono poco in generale, e ancora più difficilmente si applicano a sceneggiature o testi teatrali, con l’eccezione di alcuni classici di obbligo più o meno scolastico.

Traduzioni e storia letteraria nazionale

ALCUNE CONSIDERAZIONI A PARTIRE DA TRE CASI EINAUDIANI (1948-1968) di Michele Sisto | Casa editrice Einaudi anni cinquanta: Renato Solmi traduce e presenta Adorno, Fortini traduce Brecht, Cases introduce Lukács via Goethe. E il campo culturale italiano non è più quel che era.

Il quaderno nero di Paolo Boringhieri

LE SFIDE POSTE DALLA TRADUZIONE SCIENTIFICA NEL DOPOGUERRA | di Giulia Boringhieri Se è vero che la traduzione è lo strumento indispensabile perché un prodotto culturale proveniente dall’estero possa attecchire nell’humus italiano.

Fecondità di una contraddizione

TRADURRE LE LINGUE PORTOGHESI di Daniele Petruccioli | Il portoghese è una lingua veicolare? È una lingua con varianti macroscopiche? È una lingua con ortografie diverse a seconda di dove viene parlata? È una lingua, almeno?

Le parole per (non) dirlo

di Valeria Gennero | Irriverente e raffinata, indulgente nei confronti di ogni umana debolezza eppure intransigente nel dichiarare la propria avversione al conformismo e all’intolleranza, zia Mame diventò verso la metà degli anni Cinquanta una delle eroine più note presso il pubblico americano.

 

 

Portare Steinbeck agli italiani

di Silvia Guslandi | Poco più di settant’anni fa usciva in Italia la traduzione di Elio Vittorini di The Pastures of Heaven di John Steinbeck, uno dei testi che, soprattutto tra il 1930 e il 1940 – il «decennio delle traduzioni» secondo la celebre definizione di Cesare Pavese – veicolarono l’ingresso in Italia della letteratura americana, con l’intento di diffonderla e di rinnovare al contempo la nostra negli anni difficili dell’autarchia fascista.