DALLA LETTERA DI ARISTEA A FILOCRATE, III SEC. A.C. (OVVERO: ALTRI TEMPI)
Μεταλαβὼν δὲ ὁ βασιλεύς, καθὼς προεῖπον, περὶ τούτων τὰ παρὰ τοῦ Δημητρίου, προσκυνήσας ἐκέλευσε μεγάλην ἐπιμέλειαν ποιεῖσθαι τῶν βιβλίων καὶ συντηρεῖν ἁγνῶς. Παρακαλέσας δὲ καὶ τοὺς ἑρμηνεῖς, ἵνα παραγίνωνται πυκνότερον πρὸς αὐτόν, ἐὰν ἀποκατασταθῶσιν εἰς τὴν Ἰουδαίαν,— δίκαιον γὰρ εἶπε τὴν ἐκπομπὴν αὐτῶν γενέσθαι· παραγενηθέντας δέ, ὡς θέμις, ἕξειν αὐτοὺς φίλους, καὶ πολυωρίας τῆς μεγίστης τεύξεσθαι παῤ αὐτοῦ. τὰ δὲ πρὸς τὴν ἐκπομπὴν αὐτῶν ἐκέλευσεν ἑτοιμάζειν, μεγαλομερῶς τοῖς ἀνδράσι χρησάμενος. ‘Εκάστῳ γὰρ στολὰς ἔδωκε τῶν κρατίστων τρεῖς καὶ χρυσίου τάλαντα δύο καὶ κυλίκιον ταλάντου καὶ τρικλίνου πᾶσαν κατάστρωσιν.
Quando il re [Tolomeo Filadelfo] ebbe udito da Demetrio il racconto [di come era stata tradotta la Torah dai Settanta ad Alessandria], come ho detto, si prosternò e diede ordine di avere grande cura dei libri e di custodirli con venerazione. Invitò poi i traduttori a venire spesso da lui, dopo il loro ritorno in Giudea. Era giusto, infatti ‒ egli disse ‒ che essi facessero ritorno a casa; ma quando essi fossero venuti a fargli visita egli li avrebbe trattati da amici ‒ come era giusto ‒ ed essi avrebbero ricevuto da lui segni di grande liberalità. Ordinò che fossero fatti i preparativi per la loro partenza trattandoli con grande generosità. A ciascuno donò tre abiti della migliore qualità, due talenti d’oro e una coppa del peso di un talento e un arredo completo da triclinio.
(da Lettera di Aristea a Filocrate [ΑΡΙΣΤΕΑΣ ΦΙΛΟΚΡΑΤΕΙ, 317-318], Introduzione, traduzione e note di Francesca Calabi, testo greco a fronte, Biblioteca Universale Rizzoli, Milano 1995, pp. 168-169)