La citazione – La traduzione è un passatempo

DEDICATO A QUELLI CHE CI CAMPANO (O QUASI)

di Ernst Jünger

[…] gehörte die Übersetzung seit jeher zu den höheren Formen des Zeitvertreibs. Immerhin wird die Passion des Übersetzers sich erst entfalten an einem Stoff und einen Autor, für die er Vorliebe hegt. Daher ist weder die Wahl des Autors zufällig, noch die Auswahl aus seinem Werk. Beiden wird Sympathie, wird Anziehung vorausgegangen sein. Zur Übersetzung führt dann der Wunsch nach inningster Durchdringung eines Werkes, nach der gespanntesten Lektüre, die möglich ist. Sie folgt einem Geist bis in die Kapillaren, bis auf di Saum- und Schleichpfade. Wie in der Malkunst das Kopieren alter Meister, so darf man in der Sprache die Übersetzung als der besten Übungen betrachten, als scharfen Gang mit einem Lehrmeister.

Ernst Jünger, Rivarols Leben und Werke, in Rivarol, Frankfurt am Mein, Vittorio Klostermann, 1956, p. 7

[…] la traduzione appartiene da sempre alle forme più alte di passatempo. Ma la passione del traduttore si esprimerà comunque in una materia e in un autore per i quali egli nutre una predilezione. Perciò, non è casuale né la scelta dell’autore né la selezione della sua opera. Entrambe saranno precedute da simpatia, da attrazione. Alla traduzione conduce allora il desiderio di giungere alla più profonda penetrazione di un’opera, alla lettura più intensa che sia possibile. Essa insegue uno spirito fin nei capillari, fin nei sentieri a precipiio e in quelli più sotterranei. Come in pittura la riproduzione dei maestri del passato, così, nella lingua la traduzione può essere considerata uno dei migliori esercizi, un duro corso con un maestro di scherma.

Ernst Jünger, La vita e l’opera di Rivarol, traduzione di Marcello Monaldi, in Ernst Jünger, Rivarol. Massime di un conservatore, Traduzioni di Brunello Lotti e Marcello Monaldi, Milano, Guanda, 1992, p. 9.