La recensione / 4 – Un prezioso thesaurus letterario: la Biblioteca Italiana Zanichelli

Biblioteca Italiana Zanichelli

di Paola Mazzarelli

Biblioteca Italiana Zanichelli DVD-ROM per Windows per la ricerca in testi, biografie, trame e concordanze della Letteratura Italiana. Testi a cura di Pasquale Stoppelli. Con il volume Biografie e trame.

Zanichelli Bologna 2010, € 99,80. Disponibile in abbonamento online, € 10 all’anno.

BIZ – Biblioteca Italiana Zanichelli – è una raccolta in DVD-ROM di oltre 1000 testi della letteratura italiana, dalle origini agli autori dei primi decenni del Novecento: da Giacomo da Lentini e Brunetto Latini a Pirandello, Verga, D’Annunzio, insomma agli autori italiani del Novecento di cui siano ormai scaduti i diritti. 247 autori, 17 anonimi, 4 antologie poetiche, l’intera serie delle riviste Il Caffè e Il Conciliatore. In aggiunta Il dizionario della lingua italiana di Niccolò Tommaseo e Bernardo Bellini. Molti di questi testi oggi si trovano online, ma la meraviglia di averli tutti raccolti in un unico DVD-Rom con un ottimo e veloce sistema di ricerca sta nel fatto di poter compiere indagini linguistiche (frasi, parole, parti di parole…) su ognuno di essi o su tutti contemporaneamente. Un corpus (letterario) di tale dimensione e completezza è uno strumento magico. E non sto pensando solo al reperimento delle citazioni, croce e delizia di ogni traduttore (chi non si è mai trovato a perdersi nelle Vite del Vasari o nei Fioretti di San Francesco, improvvidamente e magari erroneamente citati da qualche oscuro saggista americano?). Mi vengono in mente mille occasioni in cui riferirsi a un corpus siffatto può essere per il traduttore utile, istruttivo o anche solo divertente. Traggo un esempio dall’esperienza personale. Ho nell’orecchio e dunque scrivo, per esempio, “cominciare a scrivere”, cioè “cominciare a” più infinito. Molti traduttori più giovani di me e quasi tutti i miei studenti scrivono “iniziare a” più infinito. C’è differenza? E quale? Non trovo risposte soddisfacenti nei dizionari correnti della lingua italiana, dove “cominciare” e “iniziare” appaiono sostanzialmente sinonimi. Ma quando interrogo il BIZ non trovo nessuna occorrenza per “iniziare a”, “iniziò a”, “iniziarono a”. Ne trovo 163 per “cominciare a”; 2351 per “cominciò a”; 693 per “cominciarono a” (per “incominciare a” le occorrenze sono il 15% circa). È una risposta: nella nostra tradizione letteraria, almeno fino a metà Novecento, “iniziare a” non esiste. Continuerò a non usarlo (oppure “inizierò a” usarlo) a ragion veduta.