Autore: tradurre

I meriti delle case editrici verso il teatro

I CASI DI ROSA E BALLO E UBULIBRI di Oliviero Ponte di Pino | Qual è stato – e quale può essere – il ruolo dell’editoria nella diffusione della drammaturgia contemporanea in Italia? Un editore può svolgere un ruolo di aggiornamento e di stimolo nei confronti del mondo del teatro? L’editoria teatrale, si sa, non ha vita facile: gli italiani leggono poco in generale, e ancora più difficilmente si applicano a sceneggiature o testi teatrali, con l’eccezione di alcuni classici di obbligo più o meno scolastico.

La serrana e il labirinto di contraintes

I “FALLIMENTI” DELLA TRADUZIONE TEATRALE di Silvia Rogai | Ever tried. Ever failed. No matter. Try again. Fail again. Fail better, scriveva Beckett (Beckett 1983, 7; reso da Roberto Mussapi con «Sempre tentato. Sempre fallito. Non importa. Tentare di nuovo. Fallire di nuovo. Fallire meglio» – Beckett 1986, 67). Non trovo sintesi più appropriata alle mie riflessioni sulla traduzione drammaturgica di questo noto distico di ottonari in rima baciata. Una sintesi circolare: nel contenuto, nella forma e nella voce di un uomo di teatro consapevole dei margini di perfettibilità di ogni proprio operato.

La serrana and the labyrinth of contraintes

THE FAILURES OF THEATRICAL TRANSLATION by Silvia Rogai The article proposes several observations concerning theatrical translation based on the experience of translating the 17th century Spanish play, La serrana de la Vera by Luis Vélez de Guevara. The consideration is…

Bienvenidi a Venecia

L’ITALIANO COME LINGUA PARODIATA di Marco Ottaiano | Tradurre da una lingua straniera verso la propria presuppone sempre la difficoltà (oltre che la suggestione) di doversi muovere fra due diversi mondi culturali, di comprendere gli effetti che la lingua di partenza produce nel lettore che in quella lingua legge, di dover ricreare quegli effetti nella lingua d’arrivo.

La parola dinamica

O DELLA TRADUZIONE DI PAROLE PER LO SPETTACOLO di Luca Scarlini | Sto ascoltando la brava Monica Bacelli, che interpreta, ben accompagnata da Aldo Orvieto, la trascrizione del meraviglioso Lamento di Arianna di Monteverdi, adattato a inizio Novecento da Ottorino Respighi (cd Stradivarius). Il gusto Art Nouveau di quell’autore era indigesto ai paladini della riscoperta della filologia degli strumenti antichi negli anni sessanta, ma ora torna all’attenzione e si rivela interessante per quelle stesse caratteristiche prima poco amate.

Di che cosa parliamo quando parliamo di approccio scientifico alla traduzione

RISPOSTA A BRUNO OSIMO di Aurelia Martelli | Ormai un anno fa, l’articolo di Giulia Baselica circa le traduzioni di classici russi svolte da Paolo Nori si guadagnò, sulla lista di traduttori QWERTY, aspre rampogne da parte di un esperto come Bruno Osimo, che a loro volte suscitarono clamorose reazioni fra gli addetti ai lavori. «tradurre» invitò quindi Osimo a spiegare meglio e più distesamente la sua posizione teorica, il che lui ha fatto con un ampio articolo uscito nel numero 4, la primavera scorsa. A questo punto il dibattito era aperto.

Le frontiere dell’altro

UN CONVEGNO INTERNAZIONALE SU ETICA E POLITICA DELLA TRADUZIONE di Saša Hrnjez e Søren Tinning | Il convegno internazionale Le frontiere dell’altro. Etica e politica della traduzione, tenutosi a Torino l’11 e il 12 febbraio 2013 presso la Facoltà di Lettere e filosofia, ha mostrato come la tematica della traduzione, spesso lasciata ai margini delle discussioni filosofiche, possa essere considerata a pieno titolo come una questione centrale per il dibattito filosofico contemporaneo.

La recensione / 1 – Teatro di parole

MA QUALI? di Gianfranco Petrillo | A proposito di Lingua e lingue nel teatro italiano, a cura di Paolo Puppa, Bulzoni, Roma 2007, 354 pp., € 22, e Pasolini e il teatro, a cura di Stefano Casi, Angela Felice e Gerardo Guccini, Marsilio, Venezia 2012, 405 pp., € 37