O DELLA TRADUZIONE DI PAROLE PER LO SPETTACOLO di Luca Scarlini | Sto ascoltando la brava Monica Bacelli, che interpreta, ben accompagnata da Aldo Orvieto, la trascrizione del meraviglioso Lamento di Arianna di Monteverdi, adattato a inizio Novecento da Ottorino Respighi (cd Stradivarius). Il gusto Art Nouveau di quell’autore era indigesto ai paladini della riscoperta della filologia degli strumenti antichi negli anni sessanta, ma ora torna all’attenzione e si rivela interessante per quelle stesse caratteristiche prima poco amate.
Categoria: Numero 5 (autunno 2013)
Numero 5 (autunno 2013)
Di che cosa parliamo quando parliamo di approccio scientifico alla traduzione
RISPOSTA A BRUNO OSIMO di Aurelia Martelli | Ormai un anno fa, l’articolo di Giulia Baselica circa le traduzioni di classici russi svolte da Paolo Nori si guadagnò, sulla lista di traduttori QWERTY, aspre rampogne da parte di un esperto come Bruno Osimo, che a loro volte suscitarono clamorose reazioni fra gli addetti ai lavori. «tradurre» invitò quindi Osimo a spiegare meglio e più distesamente la sua posizione teorica, il che lui ha fatto con un ampio articolo uscito nel numero 4, la primavera scorsa. A questo punto il dibattito era aperto.
Le frontiere dell’altro
UN CONVEGNO INTERNAZIONALE SU ETICA E POLITICA DELLA TRADUZIONE di Saša Hrnjez e Søren Tinning | Il convegno internazionale Le frontiere dell’altro. Etica e politica della traduzione, tenutosi a Torino l’11 e il 12 febbraio 2013 presso la Facoltà di Lettere e filosofia, ha mostrato come la tematica della traduzione, spesso lasciata ai margini delle discussioni filosofiche, possa essere considerata a pieno titolo come una questione centrale per il dibattito filosofico contemporaneo.