Categoria: Quinte di copertina

Un anno con Darwin

di Piernicola D’Ortona e Maristella Notaristefano

autori, insieme a Paola Mazzarelli, di Janet Browne, Darwin. L’evoluzione di una vita, Milano, Hoepli, 2018 (da Charles Darwin. A Biography, Vol. 1, Voyaging; Vol. 2, The Power of Place, New York, Alfred A. Knopf, 1995-2002)

Quando s’imbarcò sul Beagle per il viaggio che lo avrebbe portato in giro per il mondo, Charles Darwin aveva ventidue anni. A Edimburgo, più che agli studi di medicina, s’era dedicato a coltivare curiosità naturalistiche. Altrettanto aveva fatto a Cambridge, dove il padre Robert l’aveva mandato perché diventasse pastore anglicano. Amava cavalcare e andare a caccia di pernici, lepri e fagiani oppure di insetti, da entomologo in erba ma agguerrito qual era. Insomma, alla partenza dall’Inghilterra, Darwin era un naturalista dilettante e immaginava che al ritorno sarebbe diventato un curato di campagna, con tanto tempo libero per i suoi disparati interessi.

I passi del traduttore: foreste, radure e terreni carsici

di Laura Bortot

Autrice di Leta Semadeni, Tamangur, Bellinzona, Edizioni Casagrande, 2017 (da Tamangur, Zürich, Rotpunktverlag, 2015)

Tamangur: fin dal titolo il primo romanzo di Leta Semadeni, poetessa grigionese, proietta il traduttore in luoghi sonori e immaginifici inconsueti. Le due “a” del nome di questa selvaggia foresta di pini cembri evocano luminosità e spazi aperti che subiscono poi una progressiva riduzione, incuneandosi con rifrazioni sempre più cupe nella “u” della sillaba finale. I passi del traduttore si muovono tra questi chiari e scuri, tra i varchi inattesi e gli anfratti spigolosi della lingua di Semadeni.

Debussy cronista e critico musicale

di Anna Battaglia

autrice di Claude Debussy, Monsieur Croche. Tutti gli scritti, a cura di Enzo Restagno, Milano, Il Saggiatore, 2018 (da Claude Debussy, Monsieur Croche et autres écrits, Introduction et notes de François Lesure, édition revue et augmentée, Paris, Gallimard, 1987 (prima edizione 1971)

Il Monsieur Croche del Saggiatore è la prima traduzione italiana dell’edizione del 1987, la raccolta integrale, in ordine cronologico e senza rettifiche, di tutti gli articoli del Debussy giornalista e critico musicale, apparsi su periodici tra il 1901 e il 1914, e di quasi tutte le interviste da lui concesse.

Alla concentrata e asettica raccolta del 1921 succede la versione grezza senza revisioni di tipo

Lascia fare al traduttore

di Elisa Tramontin

autrice di Mario Levrero, Lascia fare a me, Roma, La Nuova Frontiera, 2018 (da Dejen todo en mis manos, Herederos de Jorge Mario Varlotta Levrero, 1996)

Il raro, lo “strano” Levrero. Scrittore, enigmista, libraio, fotografo, instancabile lettore di gialli, fanatico di Kafka e Raymond Chandler… Di per sé la biografia di Mario Levrero predispone alla sfida. Un “romanzetto”, come lui stesso lo definisce, di una settantina di cartelle, apparentemente semplice, ma chi traduce sa bene quanto dietro l’apparente semplicità si annidino le più pericolose insidie…

 

L’arte di ricostruire un mondo

di Marco Fumian

curatore di Yan Lianke, Il podestà Liu e altri racconti, Roma, Asiasphere, 2017 |

Il traduttore, idealmente, è colui che siede là dove si incontrano l’antropologia, la filologia, e la poesia.

Semplice come una stella

di Valeria Lucia Gili

autrice di Lucie Green, Viaggio al centro del Sole, Milano, il Saggiatore, 2018 (da 15 Million Degrees, London, Penguin UK, 2016) !

Lineare o tortuoso che sia, ogni traduzione è un viaggio da cui si emerge inevitabilmente più ricchi. Nel mio cammino con Lucie Green alla scoperta del Sole ho percorso tre strade differenti.

La vita è semplice

di Maria Luisa Lombardo

autrice di Mihail Sebastian, Da duemila anni, Roma, Fazi, 2018 (da De două mii de ani…, București, Editura Cartex, 2016) |

Capita, talvolta, di avere l’onore e la fortuna di tradurre uno dei propri scrittori preferiti, com’è capitato a me con il romanzo-diario di Mihail Sebastian De două mii de ani…. Perché un traduttore, non dimentichiamocelo, è in primo luogo un lettore, con i suoi gusti e le sue passioni.

Ritorno al paese dei mostri selvaggi

di Lisa Topi

autrice di Maurice Sendak, Nel paese dei mostri selvaggi, Milano, Adelphi, 2018 (da Where the Wild Things Are, New York, Harper & Row, 1963) |

Appena cominciato a tradurre Where the Wild Things Are di Maurice Sendak, un coro indignato che chiedeva indietro la «ridda selvaggia» ha preso a ronzarmi in testa. «Attacchiamo la ridda selvaggia!» è la battuta caratterizzante del protagonista di Where the Wild Things Are nella traduzione di Antonio Porta,

Suvashun, una storia persiana e, forse, anche un po’ italiana

di Anna Vanzan

autrice di Simin Daneshvar, Suvashun, una storia persiana, Milano, Francesco Brioschi, 2018 (da Suvashun, Tehran, Khwarezmi, 1969) |

Quando ti poni dinnanzi al “romanzo” per antonomasia della letteratura persiana moderna per tradurlo, dovrai necessariamente sacrificare qualcosa, dovrai sforzarti di rendere la magia dell’originale, dovrai far capire ai lettori perché questo romanzo è considerato da milioni di iraniani come il capostipite della loro prosa moderna, qualcosa di unico e inarrivabile.

Entrare in una storia come in una casa

di Giulia Zavagna, autrice di

Laia Jufresa, Umami, Roma, SUR, 2017 (traduzione da Laia Jufresa, Umami, Barcelona, Literatura Random House, 2015)

Leggere Umami è come entrare in una casa – anzi, in un cortile come quello di Villa Campanario, comprensorio in cui è ambientata la vicenda – e sentirsi a proprio agio tra le storie di persone sconosciute: un romanzo polifonico, con cinque voci narranti,