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La centralità dei poeti-traduttori: la rivista «Testo a fronte»

A COLLOQUIO CON FRANCO BUFFONI

di Franco Nasi | Franco Buffoni è poeta e traduttore. Insegna critica letteraria e letterature comparate all’Università di Cassino. Fin dalla fondazione, nel 1989, dirige la rivista sulla teoria e pratica della traduzione poetica «Testo a fronte» e dal 1991 cura i biennali «Quaderni italiani di poesia di contemporanea».

La poesia straniera in Italia, «un dono di libertà»

TRADUZIONI E TESTI A FRONTE, DALL’OTTOCENTO A IERI

di Giulia Iannuzzi |

Per raccontare la storia dell’editoria di poesia tradotta in Italia, uno studio esauriente potrebbe e dovrebbe prendere in esame non solo il suo oggetto specifico, ma le relazioni che esso necessariamente ha intrattenuto con la storia dell’editoria tutta, la storia del libro e della lettura, la storia della letteratura e cultura italiana e della traduzione letteraria in Italia. E le vicende dei loro protagonisti e protagoniste. Con i suoi aspetti emblematici e peculiari, lo spazio e il trattamento della poesia straniera nei cataloghi degli editori italiani è un eccellente osservatorio attraverso cui seguire lo sviluppo, in epoca contemporanea, di un’editoria pienamente industriale

Versi vari e diversi

LA POESIA ARABA È INTRADUCIBILE O VITTIMA DI UNA PERSISTENTE CHIUSURA?

di Francesca Maria Corrao |

Per secoli gli intellettuali arabi, i grandi traduttori e commentatori di Aristotele hanno ritenuto che tradurre la poesia di altri popoli fosse irrilevante, perché la propria era considerata perfetta. Ma già nel Duecento, in epoca mamelucca, tra i mistici si avviava la traduzione dei versi dei poeti persiani e turchi. È soprattutto agli inizi del Novecento però

Le traduzioni dal ne(d)erlandese

di Jean Robaey 1. Che cosa si intende per ne(d)erlandese Nel dicembre 2013 si è svolto a Bologna un convegno dedicato proprio al nostro tema: Il segno elusivo. La traduzione italiana della poesia in neerlandese (e afrikaans) del XX e…

Vent’anni (circa) di traduzioni di poesia inglese, britannica e postcoloniale: 1995-2015

di Andrea Sirotti | Per affrontare in modo esauriente l’argomento delle traduzioni italiane di poesia anglofona dovremmo rispondere ad alcune domande preliminari. Che cosa spinge un editore piccolo o grande a superare tutte le difficoltà – economiche, burocratiche, contrattuali – per proporre al pubblico italiano poeti sconosciuti, benché magari affermati e apprezzati in patria? Che pubblico ha da noi la poesia anglofona (o la poesia tout-court)? Un editore può ancora permettersi operazioni di tipo squisitamente culturale? Ѐ possibile fare di più per educare il lettore all’apprezzamento delle poesie “degli altri”? Esiste un legame stretto e fertile tra accademia, critica ed editoria?

La recensione / 3 – La realtà poetica sotto assedio

di Francesco Fava |

A proposito di: Poeti traducono poeti, a cura di Pietro Taravacci, Università degli studi di Trento, Dipartimento di Lettere e Filosofia, 2015, pp. 184, € 12.00

 

Ormai una dozzina di anni fa, la pubblicazione quasi simultanea di due imponenti volumi collettanei fissava le coordinate della riflessione critica italiana sulla traduzione di poesia, tracciando al contempo il solco di due ben marcate linee di indagine. La traduzione del testo poetico, raccolta di saggi curata da Franco Buffoni, si concentrava infatti innanzitutto sullo specifico dell’atto traduttivo di opere in versi, esaminato dall’interno e nelle sue implicazioni teoriche (Buffoni 2004, che amplia e completa il precedente Buffoni 1989); Traduzione e poesia nell’Europa del Novecento, coordinato da Anna Dolfi, dedicava invece al tema un’attenzione