Categoria: Numero 9 (autunno 2015)

Una programmata patina di opacità

SERGIO ATZENI E TEXACO DI PATRICK CHAMOISEAU. INTRODUZIONE AL SEMINARIO DI PARMA

di Gigliola Sulis | L’incontro con un maestro, la scoperta di un’isola lontana ma simile alla propria, la conferma che la mescidazione linguistica e la riscrittura della storia sono scommesse già vinte con successo, l’universalità dei racconti delle periferie (the Empire writes back to the Centre, scrive Salman Rushdie); in più, l’immersione in un laboratorio di scrittura straordinariamente composito e la sfida della traduzione del plurilinguismo: tutto questo ha rappresentato, per lo scrittore Sergio Atzeni, la traduzione del romanzo Texaco (1992) del martinicano Patrick Chamoiseau.

Le Berger de la Diversité

ATZENI TRADUTTORE DI CHAMOISEAU di Yasmina Melaouah | Quanta consapevolezza e quanto coraggio occorrono, per accogliere l’estraneità e la stranezza, per ospitare la lontananza e i suoi echi e dar loro voce, lasciando che in quella voce perduri la traccia dell’ombra di ciò che è distante, l’incrinatura, il vuoto benefico, lo spiraglio di silenzio che solo può generare davvero senso?

La lotta per una lingua propria

NGUGI WA THIONG’O E L’AUTOTRADUZIONE IN GIKUYU di Sara Amorosini | La presentazione all’ultima edizione del Salone del Libro di Torino di Decolonizzare la mente a quasi trent’anni dalla sua pubblicazione in lingua inglese (Ngugi 1986), edito ora in Italia da Jaca Book nella traduzione di Maria Teresa Carbone (2015), ha riportato sulla scena letteraria il noto scrittore e intellettuale keniota Ngugi wa Thiong’o.

Opportunità, opportunismo e politiche di genere

LA NARRATIVA PERSIANA IN ITALIANO di Anna Vanzan | In Iran, fino a tempi recenti la letteratura è stata dominata dagli uomini. Tuttavia, dopo lo scoppio della Rivoluzione Islamica (1978-79) le iraniane hanno dato il via a una copiosa produzione e ora costituiscono l’avanguardia del movimento letterario.

Continente emerso, continente scomparso

L’ISPANOAMERICA IN LINGUA ITALIANA di Stefano Tedeschi | Risulta difficile indicare con chiarezza quale è stato il momento in cui si comincia a formare in Italia un vero interesse per la cultura ispanoamericana. Di certo già dagli anni venti del Novecento si possono rintracciare pionieristiche traduzioni, antologie, articoli su riviste specializzate, libri di viaggiatori e mediatori che si muovono tra le due rive dell’Atlantico, ma tutto sembra interrompersi con la guerra civile spagnola: le nazioni latinoamericane si schierano quasi tutte con la Repubblica, e la rottura con l’Italia fascista sarà totale.

Il signor sindaco traduttore

GAETANO NEGRI E PIERINO PORCOSPINO di Valeria Barbieri | Der Struwwelpeter è uno dei più famosi libri per bambini di lingua tedesca, scritto dal medico Heinrich Hoffmann Donner nel 1844 e pubblicato l’anno seguente. Di lì a poco il pupazzetto ha iniziato a girare il mondo, certo sulle proprie gambe, ma anche grazie all’aiuto di tanti traduttori che hanno permesso a generazioni di ragazzi di conoscerlo. Molti di questi “aiutanti” sono sconosciuti. Così è stato per la prima traduttrice italiana, di cui si ignora l’identità, ma che ha il merito di aver dato al pupazzetto il curioso nome di Pierino Porcospino. Altri sono invece inaspettati, come il secondo traduttore italiano: il senatore e sindaco di Milano, poligrafo e politico eminente Gaetano Negri.