Tag: didattica della traduzione

Una rettifica

di Teresa Prudente |

Rettifica delle informazioni non corrispondenti al vero contenute nell’articolo Gli allievi / Miseria e splendori dei corsi di Lingua e traduzione inglese all’Università di Torino di Mattia Venturi, in «tradurre. pratiche, teorie, strumenti», numero monografico a cura di Giulia Baselica, Aurelia Martelli e Paola Mazzarelli, n. 15 (autunno 2018)

Analisi dei problemi traduttivi in un modello didattico applicato

di Britta Nord | Come si insegna a tradurre? I docenti che si pongono questa domanda (ahimè, non tutti lo fanno) non ci metteranno molto a scartare l’approccio learning-by-doing, insegnare facendo: perché si rendono conto che la competenza traduttiva è troppo complessa per poter essere affidata al caso, perché si ritrovano invischiati in interminabili discussioni su cosa si possa dire e come lo si possa dire, o semplicemente perché non sanno cosa rispondere agli studenti, frequentanti e non, che gli chiedono come prepararsi all’esame. Ci vuole quindi un sistema didattico che dovrà essere tendenzialmente più di tipo top-down, dall’alto verso il basso, che non viceversa, bottom-up.

Lo strano caso delle “storie sommerse” dei fratelli Grimm

RIFLESSIONI SU RISCRITTURA, TRADUZIONE E DIDATTICA di Camilla Miglio | L’idea che vada esplorato un “canone sommerso” appartiene alla filologia dei testi antichi, che ancora in tempi recentissimi lavora sulla trasmissione di testi perduti. Perduti perché non protetti dalle istituzioni della polis; perché orali e rimasti nella dimensione performativa; perché esclusi dalla conservazione d’archivio o di biblioteca a causa del loro contenuto ritenuto basso e non adeguato alla memoria di lunga durata.

La presenza delle lingue, la visibilità dei traduttori

LE POTENZIALITÀ DELLA TRADUZIONE A SCUOLA di Simone Giusti | In un recente poemetto narrativo in versi, Trip, il poeta e traduttore Giovanni Nadiani ci restituisce un’ironica e amara rappresentazione degli effetti della connessione in rete. Il testo, ispirato alle ricerche scientifiche condotte dal giapponese Mitsuo Kawato sul controllo dei robot con il pensiero, è scritto in romagnolo con inserti in italiano.

Tradurre a 32 mani

IN UNA SCUOLA PER TRADUTTORI, UN VERO LIBRO PER UN VERO EDITORE di Paola Mazzarelli | Nella scuola per traduttori editoriali dove insegno, la seconda metà del corso (pari sulla carta a 300 ore di lavoro, cioè al 50% delle ore totali; ma in realtà se ne fanno di più) è dedicata, come oggi si usa nelle scuole professionali, a uno stage che simula il più possibile una vera esperienza di lavoro. Nel nostro caso, si tratta della traduzione collettiva da parte degli allievi di un testo di prossima pubblicazione presso un editore nazionale.

Piccoli traduttori crescono

TRADURRE FREEDOM WRITERS IN CLASSE di Susanna Basso | Le esperienze di insegnamento della traduzione all’interno del curriculum scolastico si stanno facendo sempre più frequenti. Di una, presso il Liceo Galielo Galilei di Ostiglia, hanno dato conto le insegnanti che l’hanno condotta, le professoresse Carla Barbi e Maria Chiara Romani, (Fahernheit 451 ritradotto da liceali). Ora riferiamo su quella in corso presso il Liceo Maria Mazzarello di Torino.

Fahrenheit 451 ritradotto da liceali

di Carla Barbi e Mria Chiara Romani |
Nell’anno scolastico 2013-2014 una quinta classe del Liceo scietifico Galielo Galilei di Ostiglia (Mantova), sotto la guida della docente di italianio e di quella d’inglese, si è cimentata con la ritraduzione del capolavoro di Ray Bradbury, di cui Mondadori continua a ripubblicare la versione di Giorgio Monicelli, risalente al 1956