Categoria: Numero 10 (primavera 2016)

Poesia, Economia, Editoria e altre rime tempestose

UN NUMERO MONOGRAFICO SULLA TRADUZIONE DI POESIA IN ITALIA
A CURA DI FRANCO NASI |

Non molto tempo fa, ad un convegno sulla traduzione, una giovane traduttrice e consulente editoriale, con buona esperienza e solida reputazione, all’interno di un discorso articolato e pieno di buon senso pratico, aveva detto che un libro di narrativa non vende di più o di meno se la traduzione è più o meno buona. La bontà della traduzione, a suo dire,

Esercizi di rima

UNA QUARTINA DI YVES BONNEFOY E QUALCHE PARADOSSO di Valerio Magrelli | Di tanto in tanto, anche tra il grande pubblico, torna a guizzare per un istante il verso classico, questo autentico fossile espressivo. Al di là del linguaggio elaborato per slogan o réclames, le suggestioni di un’arte antiquaria come la metrica riemergono talvolta improvvise. Anche se in forma completamente diversa, lo stesso era successo nelle sale cinematografiche con due opere quasi contemporanee: L’attimo fuggente, del 1989, e Cyrano de Bergerac, del 1990. 

La centralità dei poeti-traduttori: la rivista «Testo a fronte»

A COLLOQUIO CON FRANCO BUFFONI

di Franco Nasi | Franco Buffoni è poeta e traduttore. Insegna critica letteraria e letterature comparate all’Università di Cassino. Fin dalla fondazione, nel 1989, dirige la rivista sulla teoria e pratica della traduzione poetica «Testo a fronte» e dal 1991 cura i biennali «Quaderni italiani di poesia di contemporanea».

Una rivista ormai storica: «Poesia»

di Franco Nasi | La rivista «Poesia. Mensile internazionale di cultura poetica» è nata nel 1988. Da allora è stata un appuntamento mensile per molti lettori e appassionati di poesia in Italia. Un appuntamento che fin dall’inizio ha avuto luogo un po’ dappertutto, perché la rivista aveva fatto la scelta coraggiosa di uscire in edicola. Scelta fortunata, se a distanza di quasi trent’anni la rivista continua ad avere fedeli lettori e qualificati collaboratori. A fondarla è stato Nicola Crocetti

Passigli editori in Firenze: nuove vite della poesia

LE LINEE EDITORIALI DETTATE DALLA ESISTENZA O MENO DEI TRADUTTORI ADEGUATI

di Fabrizio Dall’Aglio | Credo che inizialmente, nei nostri primi passi di lettori, le traduzioni non esistano o quasi. Esistono magari come prove e reminiscenze scolastiche, ma i libri che ci danno o ci procuriamo da leggere ci appaiono come degli originali, poco importa che siano in realtà traduzioni da Jack London, da Mark Twain, da Alphonse Daudet o da altri. Questa inconsapevolezza, da un certo punto di vista, fa anche parte

La poesia straniera in Italia, «un dono di libertà»

TRADUZIONI E TESTI A FRONTE, DALL’OTTOCENTO A IERI

di Giulia Iannuzzi |

Per raccontare la storia dell’editoria di poesia tradotta in Italia, uno studio esauriente potrebbe e dovrebbe prendere in esame non solo il suo oggetto specifico, ma le relazioni che esso necessariamente ha intrattenuto con la storia dell’editoria tutta, la storia del libro e della lettura, la storia della letteratura e cultura italiana e della traduzione letteraria in Italia. E le vicende dei loro protagonisti e protagoniste. Con i suoi aspetti emblematici e peculiari, lo spazio e il trattamento della poesia straniera nei cataloghi degli editori italiani è un eccellente osservatorio attraverso cui seguire lo sviluppo, in epoca contemporanea, di un’editoria pienamente industriale

Quando si leggeva (e si pubblicava) poesia

IL MOMENTO MAGICO DEGLI ANNI CINQUANTA E DEI SESSANTA

di Mario Marchetti |

C’è stata un’epoca – i primi decenni dopo la seconda guerra mondiale − in cui la poesia, o meglio alcuni poeti, furono o divennero in Italia una libera lettura di massa. Naturalmente per massa intendiamo qui il ceto medio mediamente colto: studenti, professionisti, insegnanti, ma non solo.

La poesia americana in Italia prima e dopo il 1985

di Massimo Bacigalupo |

Per uno sguardo alla ricezione della poesia americana nell’editoria italiana, prendiamo il 1985 come anno di riferimento. È il centenario della nascita di Ezra Pound e nei «Meridiani» Mondadori esce I Cantos a cura della figlia del poeta, Mary de Rachewiltz, in realtà la prima edizione integrale mai apparsa del poema poundiano: contiene i due incandescenti canti italiani del 1945 (LXXII-LXXIII), inclusi nelle edizione inglesi e americane solo dal 1986, e presenta un testo inglese nel complesso più corretto di quello attualmente (2016)

Brodskij e gli altri

LA TRADUZIONE DELLA POESIA RUSSA IN ITALIA DAGLI ANNI OTTANTA DEL NOVECENTO AGLI ANNI DIECI DEL DUEMILA |

di Giulia Baselica

Se la parola dei poeti è spesso sintesi di un momento della storia pre-percepito con quell’intuizione sensibile che svela l’essenza vera delle cose, è proprio la poesia a rivelare il limen culturale di un’epoca, a indicare il cambiamento nel suo farsi, ad avvertire gli umani dell’imminenza di una svolta.

Il premio Nobel per la letteratura attribuito al poeta russo Iosif Brodskij rappresentava, nell’ormai lontano 1987, l’annuncio di un cambiamento: confuso, indefinito e vago, ma comunque motivo di un’entusiastica, se non addirittura euforica, ristrutturazione della visione di quel mondo mal conosciuto che si estendeva al di là della “cortina di ferro”. La diffusione dell’opera di Brodskij diveniva così strumento e circostanza di riflessione collettiva

«Intravedere un cammino»

POESIA NORDICA IN TRADUZIONE

di Bruno Berni | Una storia della traduzione delle letterature nordiche nel nostro paese è ancora tutta da scrivere. Iniziata – dopo singole eccezioni precedenti – nei primi anni del Novecento, e continuata a lungo con molta lentezza, la mediazione della letteratura danese, svedese e norvegese in Italia è stata segnata, soprattutto nel corso del suo primo pionieristico periodo, da una anomalia che la accomuna probabilmente a quella da altre aree culturali di “minore” diffusione: