
di Nevin Özkan | Sulla ricezione della lingua e della letteratura italiana in Turchia molto c’è da dire. Nel settore del commercio, anche in quello del commercio marittimo, come in quello bancario, si incontrano spesso parole italiane, un fenomeno che riguarda peraltro la lingua di molti paesi con cui l’Italia è entrata in contatto attraverso i secoli. Se si pensa alla letteratura, dopo la fondazione della Repubblica turca la traduzione in turco di opere classiche europee, incluse quelle italiane, è stata incoraggiata. In un primo momento vennero tradotte opere come la Divina Commedia, il Decameron, Il Principe di Machiavelli, il Giovanni Episcopo di D’Annunzio, il Fontamara di Silone, il Pinocchio di Collodi e il Cuore di De Amicis. Ma per queste traduzioni non sempre si è partiti dall’originale.