Categoria: Archivio

I nostri conti con la narrativa in lingue balcaniche

GRAZIE SOPRATTUTTO A EDITORI MINORI SI FANNO PIÙ FREQUENTI LE TRADUZIONI DA SLOVENO, ALBANESE E BULGARO

di Damiano Latella | Per imbattersi in lingue poco studiate in Italia, non è indispensabile intraprendere lunghi viaggi verso l’Estremo Oriente. Anzi, l’Europa abbonda di lingue di minore diffusione, cosa che comporta non pochi problemi per i traduttori e gli interpreti che svolgono il loro lavoro nelle istituzioni dell’Unione Europea.

Un dialogo lungo un secolo e l’eredità italiana di Achebe

LE TRADUZIONI DI THINGS FALL APART di Sara Amorosini |
Il mondo non ha fine, e men che meno la traduzione. Con la più recente versione italiana di Things Fall Apart (Pezzotta 2016; l’originale è del 1958, e questa è la terza traduzione italiana) lo scrittore nigeriano Chinua Achebe entra a far parte ufficialmente di quella che Alberto Rollo ha chiamato, in una conversazione alle Giornate di Urbino del 2012, «la traduzione infinita»

L’arte di imitare tutto

A COLLOQUIO CON ALBERTO PEZZOTTA SULLA SUA NUOVA TRADUZIONE DI THINGS FALL APART

di Giulia C. Caterini |

Dopo una lunga e travagliata vicenda editoriale, nell’autunno 2016 è uscita per La Nave di Teseo la nuova traduzione di Things Fall Apart, di Chinua Achebe (1958). Come accade sempre, e a maggior ragione per i libri più letti e amati, rimangono tante domande e ho deciso di girarne alcune all’autore di Le cose crollano, il titolo adottato da questa traduzione.

Le parole per dirlo in italiano

DOVE E COME CERCARLE IN RETE

di Giuseppe Palumbo |

La mole di strumenti di consultazione reperibili online è sterminata, eppure quando si chiede a un gruppo di studenti universitari di qualsiasi ambito disciplinare quale sia il loro dizionario online preferito la risposta è quasi sempre la stessa: wordreference.com, che in realtà non è, o non è solo, un dizionario.

Traduzioni italiane di testi scritti in lingue dell’Asia orientale

a cura di Norman Gobetti |

In questo elenco i libri di narrativa dell’Estremo Oriente pubblicati in Italia sono ordinati secondo la lingua in cui sono stati originariamente scritti, per ordine cronologico di nascita dell’autore e per ordine cronologico di pubblicazione in Italia.

Le traduzioni da lingue ponte sono riportate in grassetto; i casi dubbi, ovvero le traduzioni di cui non sono riuscito ad appurare da quale lingua siano state tradotte, sono sottolineati.

Un ebreo il primo traduttore di Hitler

LE EDIZIONI ITALIANE DI MEIN KAMPF

di Bruno Maida

Il titolo doveva essere Viereinhalb Jahre [des Kampfes] gegen Lüge, Dummheit und Feigheit, cioè «Quattro anni e mezzo di lotta contro menzogne, stupidità e codardia», ma l’editore Max Amman convinse Adolf Hitler a sceglierne uno più conciso ed efficace, Mein Kampf. Mentre si trovava nel carcere di Landsberg dopo il fallito putsch di Monaco, il futuro Führer lo aveva dettato in parte al suo autista, Emil Maurice, e in parte all’amico Rudolf Hess. Venne pubblicato in due volumi – il primo nel 1925, il secondo nel 1926 – dalla casa editrice del partito,

Poeta pirata e traduttore libero

OMAGGIO A MARC PORCU

di Laura Nieddu |

La poésie, c’est sortir de soi et y faire entrer les autres (La poesia è uscire da sé stessi per farci entrare gli altri). Con questa frase del poeta Gérald Neveu, Marc Porcu amava parlare della sua opera, un lavoro su di sé e sul proprio sé rivolto al mondo che è durato decenni, avendo cominciato a scrivere in rima già da adolescente.

Lo zampino del traduttore

ATTUALITÀ DEI VOYAGES DI CHATEAUBRIAND TRA DUBBI E AVVENTURE LINGUISTICHE

di Ada Corneri |

Tradurre è a volte come un gioco di enigmistica che trova la sua soluzione con pratica e abilità. Molto spesso però gli incastri non sono così immediati, anzi si aprono su molteplici sfumature che sfiorano contesti che vanno ben oltre l’automatismo linguistico; la traduzione letteraria, soprattutto di autori non contemporanei, ne è forse l’esempio più evidente.

Entrare in una storia come in una casa

di Giulia Zavagna, autrice di

Laia Jufresa, Umami, Roma, SUR, 2017 (traduzione da Laia Jufresa, Umami, Barcelona, Literatura Random House, 2015)

Leggere Umami è come entrare in una casa – anzi, in un cortile come quello di Villa Campanario, comprensorio in cui è ambientata la vicenda – e sentirsi a proprio agio tra le storie di persone sconosciute: un romanzo polifonico, con cinque voci narranti,