Categoria: Studi e ricerche

La presenza delle lingue, la visibilità dei traduttori

LE POTENZIALITÀ DELLA TRADUZIONE A SCUOLA di Simone Giusti | In un recente poemetto narrativo in versi, Trip, il poeta e traduttore Giovanni Nadiani ci restituisce un’ironica e amara rappresentazione degli effetti della connessione in rete. Il testo, ispirato alle ricerche scientifiche condotte dal giapponese Mitsuo Kawato sul controllo dei robot con il pensiero, è scritto in romagnolo con inserti in italiano.

Un provinciale cosmopolita

GIAN DÀULI TRADUTTORE, EDITORE, EDITOR TRA LE DUE GUERRE

di Mario Marchetti |

Zio Floflò, un barboncino che ogni mattina va a ritirare il giornale all’edicola per portarlo al vecchio padrone, è all’inizio della mia curiosità per Gian Dàuli. Era un’immagine sul sussidiario delle elementari o forse sull’antologia delle medie, non ricordo con sicurezza, cui faceva seguito un breve raccontino che recava quella firma. Mi sono sempre domandato chi mai fosse il titolare di quel nome misterioso,

Vita da uomo del giovane Holden

PRIMA DI ADRIANA MOTTI, PRIMA DI MATTEO COLOMBO

di Martina Gentili |
In Italia è conosciuto come Il giovane Holden, che aggira il problematico titolo americano, The Catcher in the Rye (1951), del celebre libro di Jerome David Salinger. Peccato, perché il titolo è una dichiarazione d’intenti dell’autore, insita nel programma di vita che il protagonista espone alla sorella; come se fosse Salinger a dire:

Un caso editoriale: Giuseppe Ungaretti e Anabase di Saint-John Perse

QUANDO IL NOBEL CI METTE LA CODA

di Elisa Cattaneo |
«A nessuna delle traduzioni qui raccolte, m’accinsi a caso» (Ungaretti 1936, in Ungaretti 2010, 19): è questo l’incipit con il quale Ungaretti apre il suo volume Traduzioni, una raccolta di versioni da Góngora, Essenin, Paulhan, Blake e Perse pubblicata nel 1936 dalla piccola casa editrice romana Novissima.

Se non sei dissidente, non esisti

IL CASO DEGLI SCRITTORI SOVIETICI PUBBLICATI DA MURSIA

di Giulia Baselica |
Negli anni settanta Ugo Mursia, editore tutt’altro che filocomunista, si avventurò alla scoperta di scrittori dell’Unione Sovietica. Incontrando la più assoluta disattenzione, anche da chi si presumeva particolarmente esperto di letteratura russa contemporanea.

Il latino, tramite tra la cultura greca e il mondo moderno

BREVE STORIA DELLE TRADUZIONI GRECO-LATINE DALL’ANTICHITÀ ALL’UMANESIMO

di Emanuele Zimbardi |

È ben noto quanto sia stato fondamentale, nell’antichità, l’apporto della cultura greca al mondo latino, come da questo contatto abbia preso avvio l’ellenizzazione dei Latini, popolo fino al III secolo a.C. privo di una letteratura in senso artistico e ancora meno di una cultura filosofico-teoretica;

L’altro Monicelli

GENIO E SREGOLATEZZA DI UN GRANDE TRADUTTORE di Gianfranco Petrillo
(con la collaborazione di Franco Chiavegatti e Maria Chiara Romani) | Giorgio Monicelli non è uno sconosciuto, ma la fama di cui gode oggi, al contrario di quella di suo fratello Mario, è di nicchia: è addirittura idolatrato dagli appassionati italiani di fantascienza, in quanto creatore del termine stesso e fondatore e primo direttore della prima e più famosa collana del genere, la mondadoriana «Urania».

Le traduzioni di Giorgio Monicelli in volume

a cura di Maria Chiara Romani | Giorgio Monicelli ha al suo attivo – con la propria firma o sotto pseudonimo – oltre 200 testi tradotti in volume, soprattutto dal’inglese ma anche dal francese. Di queste abbiamo cercato di compilare un elenco che ambisce a essere completo, ma non possiamo esserne certi. Vi sono poi numerose altre traduzioni di Monicelli sparse su giornali e riviste. Saremo grati a chi volesse segnalarci eventuali integrazioni.

Chi volesse conoscere la produzione di Giorgio Monicelli in quanto autore in proprio può visitare il sito http://www.fantascienza.com/catalogo/autori/NILF13726/giorgio-monicelli/

La questione della Questione del sergente Grischa

di Natascia Barrale | Negli anni trenta i lettori italiani mostravano di apprezzare i toni nuovi e realistici dei romanzi stranieri giunti in traduzione sugli scaffali delle librerie. In cima alle classifiche di vendita, tra gli altri, vi erano i romanzi di guerra tedeschi, che raccontavano il primo conflitto mondiale visto con gli occhi del nemico perdente.Mondadori da qualche tempo stava cavalcando l’onda del successo delle narrative straniere e, nello stesso anno in cui si dedicò in prevalenza ai capolavori ottocenteschi con la collana «Biblioteca romantica», cominciò a sfruttare la nuova moda