Categoria: Studi e ricerche

«Intravedere un cammino»

POESIA NORDICA IN TRADUZIONE

di Bruno Berni | Una storia della traduzione delle letterature nordiche nel nostro paese è ancora tutta da scrivere. Iniziata – dopo singole eccezioni precedenti – nei primi anni del Novecento, e continuata a lungo con molta lentezza, la mediazione della letteratura danese, svedese e norvegese in Italia è stata segnata, soprattutto nel corso del suo primo pionieristico periodo, da una anomalia che la accomuna probabilmente a quella da altre aree culturali di “minore” diffusione:

Vattene, Musa!

APPUNTI SUI PASSAGGI IN ITALIA DELLA POESIA DI LINGUA TEDESCA

di Massimo Bonifazio |

Chi volesse impostare seriamente un discorso sulle modalità di metabolizzazione della poesia di lingua tedesca in Italia, lo articolerebbe di sicuro in varie sezioni che necessariamente verrebbero a incrociarsi. La prima grossa distinzione riguarderebbe i produttori di letteratura: da una parte i Classici, dall’altra gli Emergenti. I primi sarebbero ovviamente gli autori la cui importanza non viene messa in discussione né qui né nel mondo tedesco, canonizzati a livello accademico, presenti e visibili anche nel panorama editoriale nostrano: grosso modo Johann Wolfgang Goethe, Friedrich Hölderlin,

Versi vari e diversi

LA POESIA ARABA È INTRADUCIBILE O VITTIMA DI UNA PERSISTENTE CHIUSURA?

di Francesca Maria Corrao |

Per secoli gli intellettuali arabi, i grandi traduttori e commentatori di Aristotele hanno ritenuto che tradurre la poesia di altri popoli fosse irrilevante, perché la propria era considerata perfetta. Ma già nel Duecento, in epoca mamelucca, tra i mistici si avviava la traduzione dei versi dei poeti persiani e turchi. È soprattutto agli inizi del Novecento però

Prima e dopo Ceauşescu

LE TRADUZIONI DI POESIA ROMENA CONTEMPORANEA IN ITALIA

di Roberto Merlo |

Nella storia delle traduzioni di letteratura romena in italiano, la poesia occupa da sempre un posto privilegiato. Dalle prime traduzioni di gusto belle époque delle “interpretazioni” poetiche su temi folclorici dell’aristocratica Elena Văcărescu (1864-1947) tra fine Ottocento e primo Novecento (tramite il francese o il tedesco) fino alla poesia antilirica e postmodernista di Mircea Cărtărescu (n. 1956), passando per i grandi “classici” del modernismo e dell’avanguardia interbellici, l

Suggerimenti lacaniani per tradurre poesia cinese contemporanea

di Claudia Pozzana

La poesia cinese, territorio per rari lettori colti, poeti e traduttori, viene percepita ancora o come troppo antica o troppo esotica, e pochi si interessano veramente alla poesia cinese contemporanea. Il motivo forse è dovuto al fatto che poche sono le case editrici che hanno veramente pubblicato opere di poeti contemporanei. Certamente tra le edizioni pioniere in questo senso va ricordato l’intelligente disponibilità di Gianni Scalia con la sua celebre rivista bolognese «In forma di parole», che nel lontano 1984 pubblicò la prima serie di traduzioni di quattro poeti cinesi curata dalla sottoscritta in collaborazione con Alessandro Russo.

Le traduzioni dal ne(d)erlandese

di Jean Robaey 1. Che cosa si intende per ne(d)erlandese Nel dicembre 2013 si è svolto a Bologna un convegno dedicato proprio al nostro tema: Il segno elusivo. La traduzione italiana della poesia in neerlandese (e afrikaans) del XX e…

Poesia francese tradotta in italiano (1990-2016)

CON UNA RIFLESSIONE PERSONALE

di Fabio Scotto |

In primo luogo s’impone una riflessione che consenta di cogliere affinità e differenze tra le due storie culturali, quella della poesia italiana e quella della poesia francese, le quali, nonostante talune tangenze, permangono ben diverse l’una dall’altra, per varie ragioni per lo più legate alla loro diversa evoluzione storica e stilistico-formale.

Vent’anni (circa) di traduzioni di poesia inglese, britannica e postcoloniale: 1995-2015

di Andrea Sirotti | Per affrontare in modo esauriente l’argomento delle traduzioni italiane di poesia anglofona dovremmo rispondere ad alcune domande preliminari. Che cosa spinge un editore piccolo o grande a superare tutte le difficoltà – economiche, burocratiche, contrattuali – per proporre al pubblico italiano poeti sconosciuti, benché magari affermati e apprezzati in patria? Che pubblico ha da noi la poesia anglofona (o la poesia tout-court)? Un editore può ancora permettersi operazioni di tipo squisitamente culturale? Ѐ possibile fare di più per educare il lettore all’apprezzamento delle poesie “degli altri”? Esiste un legame stretto e fertile tra accademia, critica ed editoria?

Una programmata patina di opacità

SERGIO ATZENI E TEXACO DI PATRICK CHAMOISEAU. INTRODUZIONE AL SEMINARIO DI PARMA

di Gigliola Sulis | L’incontro con un maestro, la scoperta di un’isola lontana ma simile alla propria, la conferma che la mescidazione linguistica e la riscrittura della storia sono scommesse già vinte con successo, l’universalità dei racconti delle periferie (the Empire writes back to the Centre, scrive Salman Rushdie); in più, l’immersione in un laboratorio di scrittura straordinariamente composito e la sfida della traduzione del plurilinguismo: tutto questo ha rappresentato, per lo scrittore Sergio Atzeni, la traduzione del romanzo Texaco (1992) del martinicano Patrick Chamoiseau.

Le Berger de la Diversité

ATZENI TRADUTTORE DI CHAMOISEAU di Yasmina Melaouah | Quanta consapevolezza e quanto coraggio occorrono, per accogliere l’estraneità e la stranezza, per ospitare la lontananza e i suoi echi e dar loro voce, lasciando che in quella voce perduri la traccia dell’ombra di ciò che è distante, l’incrinatura, il vuoto benefico, lo spiraglio di silenzio che solo può generare davvero senso?