Categoria: In un’altra lingua

Le traduzioni tedesche del Gattopardo di Giuseppe Tomasi di Lampedusa

di Chiara Sandrin

Nel 2019 l’editore Piper di Monaco ha pubblicato la terza traduzione tedesca del Gattopardo di Tomasi di Lampedusa (Lampedusa 2019). Presso lo stesso editore il romanzo era stato pubblicato per la prima volta nel 1959 con il titolo Der Leopard nella traduzione di Charlotte Birnbaum (Lampedusa 1959). Frutto di una feconda collaborazione con la vedova di Tomasi di Lampedusa, Alessandra Wolff-Stomersee, ricordata con gratitudine in ogni successiva edizione tedesca del romanzo, la traduzione di Charlotte Birnbaum ha segnato una prima, fondamentale tappa nella ricezione tedesca del romanzo.

Evgenij Solonovič, o del superamento del pregiudizio di intraducibilità

UN GRANDE TRADUTTORE RUSSO DI AUTORI ITALIANI E LA SUA TEORIA

di Giulia Baselica |

Sono forse le parole di Ivan Kramskoj, pittore e critico d’arte russo, maestro del ritratto realista vissuto nei decenni centrali dell’Ottocento, a poter tracciare con immediatezza il profilo del traduttore e poeta Evgenij Michajlovič Solonovič, qui assimilato a quello dell’artista, come «parte della nazione che si è attribuita, liberamente e per inclinazione, il compito di soddisfare le esigenze estetiche del suo popolo» (Čast’ nacii, svobodno i po vlečeniju postavit’ sebe zadačeju udovletvorenie ėstetičeskich potrebnostej svoego narodaPorudominskij 1974, 14). Considerando la valenza etica connaturata nello spirito russo all’esigenza estetica,

La letteratura italiana in Ungheria negli anni duemila

QUALCHE RIFLESSIONE, CON UNO SGUARDO RETROSPETTIVO AL NOVECENTO

di Margit Lukácsi |

Questa riflessione intende affrontare la questione della ricezione della letteratura italiana in Ungheria nello specchio delle traduzioni durante l’ultimo ventennio. Poiché la traduzione può essere vista come atto di mediazione interculturale, luogo privilegiato di contatto tra lingue e culture diverse, può essere importante studiare la fortuna delle pubblicazioni di opere provenienti da un’altra cultura dal punto di vista sia qualitativo sia quantitativo nell’arco di un determinato periodo, nonché il mutamento dei valori e delle valorizzazioni. La mia indagine abbraccia più o meno due decenni, gli anni duemila, quando la situazione editoriale ungherese, in conseguenza della globalizzazione, non si differenziava molto dall’andamento del mercato librario di altri paesi europei. È tuttavia interessante seguire e interpretare le singole scelte editoriali e le specializzazioni locali,

Lettere ai miei traduttori

di Claudio Magris |

Cari amici,

come molti di voi sanno, io mi sono sempre preoccupato di fornire, a chi si accinge a tradurre ogni mio libro, tutte le informazioni, spiegazioni e riferimenti possibili, per alleviare almeno la fatica materiale del lavoro, la ricerca di frasi o titoli nell’espressione originale, o di fonti e citazioni e così via. Mi sembra il minimo che io possa fare per aiutare, nei limiti delle mie possibilità, chi dà vita al mio testo in un’altra lingua, facendolo vivere ulteriormente in misura essenziale e divenendone in qualche modo un co-autore. Sapete benissimo l’enorme importanza che, a mio avviso, investe una traduzione;

Il mondo della traduzione in Turchia

di Nevin Özkan | Sulla ricezione della lingua e della letteratura italiana in Turchia molto c’è da dire. Nel settore del commercio, anche in quello del commercio marittimo, come in quello bancario, si incontrano spesso parole italiane, un fenomeno che riguarda peraltro la lingua di molti paesi con cui l’Italia è entrata in contatto attraverso i secoli. Se si pensa alla letteratura, dopo la fondazione della Repubblica turca la traduzione in turco di opere classiche europee, incluse quelle italiane, è stata incoraggiata. In un primo momento vennero tradotte opere come la Divina Commedia, il Decameron, Il Principe di Machiavelli, il Giovanni Episcopo di D’Annunzio, il Fontamara di Silone, il Pinocchio di Collodi e il Cuore di De Amicis. Ma per queste traduzioni non sempre si è partiti dall’originale.

La formazione del traduttore editoriale in Russia

di Elisa Baglioni e Anna Jampol’skaja |

La Russia ha avuto un rapporto privilegiato con la traduzione letteraria. Come è noto, lo stesso padre della letteratura russa, Aleksandr Sergeevič Puškin, considerava i traduttori počtovye lošadi prosveščenija (i cavalli di ricambio dell’istruzione). Ovvero si è riconosciuto a tale disciplina un ruolo di primo piano nello sviluppo della cultura e della lingua nazionale.

 

Poeta pirata e traduttore libero

OMAGGIO A MARC PORCU

di Laura Nieddu |

La poésie, c’est sortir de soi et y faire entrer les autres (La poesia è uscire da sé stessi per farci entrare gli altri). Con questa frase del poeta Gérald Neveu, Marc Porcu amava parlare della sua opera, un lavoro su di sé e sul proprio sé rivolto al mondo che è durato decenni, avendo cominciato a scrivere in rima già da adolescente.

Cuanto se traduce Camilleri: el caso de España

 

por Daniel Romero Benguigui y Giovanni Caprara |

La saga de novelas policíacas protagonizada por el comisario Salvo Montalbano ha sido uno de los eventos literarios más importantes de las últimas décadas también en España, demostrado esto en la existencia de numerosas traducciones realizadas a diversos idiomas, como es sabido, incluidos también los oficiales del Estado español (castellano, catalán, gallego y vasco).

Quanto si traduce Camilleri: il caso della Spagna

di Lorenzo Cittadini | (traduzione di Cuanto se traduce Camilleri: el caso de España, de Giovanni Caprara y Daniel Romero Benguigui |

La saga dei romanzi polizieschi di cui è protagonista il commissario Salvo Montalbano è stata anche in Spagna uno degli eventi letterari più importanti degli ultimi decenni, come dimostrano le numerose traduzioni realizzate in varie lingue, comprese quelle ufficiali dello Stato spagnolo (castigliano, catalano, galiziano e basco). Le enormi aspettative generate dall’opera di Camilleri in Spagna non sono certamente paragonabili al successo ottenuto in Italia, soprattutto per quanto riguarda le vendite.

Diventare quasi la stessa cosa

di Enrica Budetta, autrice di

Clara Sánchez, Lo stupore di una notte di luce, Milano, Garzanti, 2016 (da Cuando llega la luz, Madrid, Ediciones Destino, 2016) |

Erano i primi mesi del 2010 quando Garzanti mi affidò la traduzione del libro vincitore del Premio Nadal per quell’anno, Lo que esconde tu nombre di Clara Sánchez (Madrid, Ediciones Destino, 2010), la cui cospicua produzione letteraria – a partire dal 1989 aveva infatti pubblicato in patria otto romanzi – era fino a quel momento inedita in Italia.