Categoria: Strumenti

Lingua “meravigliosa” e da salvare

RIFLESSIONI SU UN LIBRO RECENTE DI CLAUDIO MARAZZINI

di Massimo Fanfani |

Dal maggio 2014 Claudio Marazzini è alla guida dell’Accademia della Crusca e si devono a lui diverse importanti iniziative non solo a favore della lingua, ma per la società italiana nel suo complesso. Sul piano scientifico, ad esempio, la riapertura del cantiere lessicografico in vista di un nuovo vocabolario storico dell’italiano postunitario, e l’avvio di numerosi progetti di ricerca in collaborazione con altre istituzioni italiane e straniere. Sul piano dell’alta divulgazione, sia un maggior impegno nella comunicazione con gli utenti attraverso il potenziamento del portale informatico per la consulenza linguistica e l’attività su altri social media, sia la creazione della nuova agile rivista elettronica «Italiano digitale. La rivista della Crusca in rete», destinata a temi e problemi della lingua contemporanea.

La Traductologie e L’Harmattan

PROFILO DI UNA COLLANA DEDICATA ALLA TEORIA E ALLA PRATICA DELLA TRADUZIONE

di  Giulia Baselica /

Alla traduttologia la casa editrice parigina L’Harmattan dedica una intera collana ouverte à toutes les approches théoriques et métodologiques, appliquées à tous types de textes traduits; «aperta a tutti gli approcci teorici e metodologici, applicati a tutti i tipi di testi tradotti» (traduzione mia) – si legge nella presentazione della collana riportata su ogni volume – e volta a pubblicare titoli che trattano temi inerenti alla traduzione e all’interpretazione in una prospettiva multilingue, interculturale e intersemiotica.

La recensione / 1 – Primo Levi da vicino

di Eva Allione |

A proposito di: Lezioni Primo Levi, a cura di Fabio Levi e Domenico Scarpa, Milano, Mondadori, 2019, pp. 648, € 28,00

Organizzate dal Centro internazionale di studi Primo Levi, le Lezioni poggiano su due capisaldi: la consapevolezza «della qualità del Levi scrittore e della ricchezza della sua opera» e la volontà di «precisare questa convinzione, di consolidarne le fondamenta radicandola più profondamente nello studio dei testi, […] di favorire un accesso rinnovato all’opera anche fra il pubblico dei non esperti», nonché di allargare «gli orizzonti della ricerca, estendendola a territori ancora ignoti». La formula è semplice:

La recensione / 2 –Le scrittrici celate

di Elisa Bolchi |

A proposito di: Foreign Women Authors under Fascism and Francoism. Gender, Translation and Censorship, a cura di Pilar Godayol e Annarita Taronna, Newcastle upon Tyne, Cambridge Scholar Publishing, 2018, pp. 218, £ 61,99

Il libro raccoglie nove studi sulla pubblicazione italiana e spagnola di scrittrici straniere sotto il regime fascista e franchista,

La recensione / 3 – Il verso russo tradotto e la sua ricezione

di Giulia Baselica |

A proposito di: Alessandro Niero, Tradurre poesia russa. Analisi e autoanalisi, Macerata, Quodlibet, 2019, pp. 378, € 28,00

Studioso e docente di letteratura russa all’Università di Bologna, autore di numerosissimi contributi sulla riflessione traduttologica traduttore, non soltanto, ma soprattutto, di poesia russa (Stratanovskij, Fedin, Sluckij, Prigov, Kropivnickij, Ryžij, Cholin e altri), con il volume Tradurre poesia russa. Analisi e autoanalisi Alessandro Niero apre una nuova via negli studi traduttologici.

La recensione / 4 – Salvatore Quasimodo plagiario?

di Frédéric Ieva |

A proposito di: Elena Villanova, «Nell’ombra del poeta». Quasimodo traduttore dell’Antologia palatina, prefazione e saggio conclusivo di Luciano Bossina, Roma, Carocci, 2018, pp. 220, € 23,00.

Nel 1950, Quasimodo si trovò a riflettere sull’evoluzione della propria poesia notando come essa si fosse orientata verso una maggiore «concretezza del linguaggio» (Salvatore Quasimodo, Una poetica, in Id., Il poeta e il politico e altri saggi, Milano, Schwarz, 1960, p. 25). Egli riteneva, inoltre, che il compito della poesia fosse quello di rifare l’uomo e le sua riflessione poetica si nutriva anche della lettura intensa dei classici che aveva intenzione di tradurre, ponendosi l’obiettivo di rompere «lo spessore della filologia» al fine di restituire a ogni parola il «suo intenso valore poetico» (ivi, p. 24).

La recensione / 5 – Il critico invisibile e altro…

di Mario Marchetti |

A proposito di: Giovanna Lombardo, Grazie per la traduzione. Leonardo Sciascia e Mario Fusco – lettere 1965-1989, Firenze, Olschki, 2019, pp. 111, € 18, 00

Il piacere del libro, innanzitutto: un oggetto elegante, curato, dalla splendida carta color avorio e dal nitido carattere tipografico. Corredato da un paio di fotografie che alludono a piaceri oggi, in tempi di coronavirus e di salutismo, interdetti: in copertina uno scatto del sodale Ferdinando Scianna che inquadra Sciascia in tranquillo colloquio con un amico davanti al bancone di un bar dagli anodini tratti anni sessanta e, nell’apparato promozionale in fondo al volume,

Le segnalazioni

a proposito di: Giorgio Fabre, Il censore e l’editore. Mussolini, i libri, Mondadori, Milano, Fondazione Arnaldo e Alberto Mondadori, 2018, pp. 525, € 24, 00 (Bruno Maida); Culture in traduzione: un paradigma per l’Europa. Cultures in Translation: a Paradigm for Europe, a cura di Irena Fiket, Saša Hrnjez e Davide Scalmani, Milano, Mimesis, 2018, pp. 146, € 16, 00 (Giulia Grimoldi); Michael Matheus, Germania in Italia. L’incontro di storici nel contesto internazionale, a cura di Gerhard Kuck, Roma, Unione internazionale degli Istituti di archeologia, storia e storia dell’arte in Roma, 2015, pp. 296, € 35, 00 (Gianfranco Petrillo)

Risorse lessicali per tradurre dal russo

di Igor Piumetti | Il redattore di un dizionario non è padrone della lingua, ma ne è lo schiavo, affermava nel XIX secolo Vladimir Dal’ (Dal’ 1989) noto ai russisti in quanto autore di uno dei principali dizionari di russo, ancora oggi punto di riferimento per ogni studioso di questa lingua: e se il redattore di un dizionario è dunque lo schiavo della lingua, inevitabilmente il traduttore è un lieto profittatore di questo abuso.

Oggi come oggi tuttavia sappiamo bene che il traduttore può ricorrere a una serie di strumenti che esulano dalla sola forma cartacea. Per quanto riguarda la traduzione dal russo possiamo dire che a compensare le grandi difficoltà a cui ci si può trovare di fronte contribuiscono molti strumenti.

Le segnalazioni

di Anna Specchio | A proposito di: Kayoko Nohara, Translating Popular Fiction. Embracing Otherness in Japanese Translations, Oxford e New York, Peter Lang, 2018, pp. 236, € 51,90

Nel suo ultimo lavoro, Kayoko Nohara analizza alcuni testi letterari provenienti dalla popular fiction in lingua inglese e illustra le sfide che i traduttori giapponesi hanno dovuto affrontare. Considerando la grande importanza che l’atto di tradurre ha da sempre rivestito nel contesto giapponese, in una cultura avvezza sin da tempi remoti ad assorbire le altre, Nohara propone una disamina delle traduzioni di testi letterari al fine di comprendere come le culture altre pervadano oggi il paese del Sol Levante.