Categoria: Archivio

La Heimat del traduttore

di Giovanna Granato |

autrice di Nora Krug, Heimat, Torino, Einaudi Editore, 2019 (da Belonging, New York, Scribner, 2018)

Il mio studio è tappezzato di libri. Sulla parete sinistra, ad altezza d’occhio, ci sono tutte le traduzioni che ho fatto finora. Ogni volta che le guardo penso che ciascuno di quei libri, insieme alla sua storia, racconta qualcosa della mia.

Spostare la prospettiva

di Pietro Deandrea |

autore di Per terra e per mare: Poesie per chi è in cerca di rifugio, di AA. VV., Leicester, CivicLeicester, 2020 (ed. orig. Over Land, Over Sea: Poems for Those Seeking Refuge, a cura di Kathleen Bell e altri, Nottingham, Five Leaves, 2015)

Da qualche anno organizzo un seminario facoltativo per gli studenti del corso di Letteratura Inglese Magistrale in Traduzione, al Dipartimento di Lingue di Torino. Il relativo corso è già piuttosto seminariale, visto che la traduzione letteraria non si può insegnare in modo completamente frontale e necessita di riflessione collettiva attraverso uno scambio reale (cosa che la DAD non potrà mai davvero sostituire). Ma il seminario lo batte: ci si mette a tradurre il testo prescelto come se dovesse uscire domani, ma su certe parole si rimane a discutere anche per mezzora.

La recensione / 1 – Una poesia dieci traduzioni

di Eleonora Gallitelli |

A proposito di: John Keats, All’autunno, a cura di Edoardo Zuccato, Modena, Mucchi, 2019, pp. 80, € 8,00; Arthur Rimbaud, Il battello ebbro, a cura di Ornella Tajani, Modena, Mucchi, 2019, pp. 80, € 8,00; William Shakespeare, Sonetto XLIII, a cura di Chiara Lombardi, Modena, Mucchi, 2019, pp. 80, € 8,00; Walt Whitman, O Capitano! Mio Capitano!, a cura di Franco Nasi, Modena, Mucchi, 2019, pp. 80, € 8,00

All’iniziativa di Antonio Lavieri, francesista attivo nel campo degli studi sulla traduzione nonché promotore e curatore dell’opera di grandi teorici della traduttologia come Emilio Mattioli e Jean-René Ladmiral, si deve il lancio di due collane per Mucchi Editore che affrontano il «problema del tradurre» (dal titolo di una raccolta di Mattioli curata da Lavieri nel 2017: Il problema del tradurre (1965-2005), Mucchi) da due prospettive diverse e complementari.

La recensione / 2 – Lo scrittore-traduttore

di Luca Zuliani |

A proposito di: Pietro Benzoni, Versioni d’autore, in prosa e in versi. Lingua e stile delle traduzioni novecentesche, Firenze, Franco Cesari Editore, 2018, pp. 233, € 20,00

Il volume è una raccolta di saggi, ma ha una struttura precisa e compatta. Prende in esame le traduzioni in italiano delle opere di cinque autori capitali della letteratura francese fra Otto e Novecento (Flaubert, Zola, Céline, Proust e Baudelaire) e si concentra su un particolare tipo di traduttore novecentesco: quella «figura di poeta che è insieme traduttore e critico»

La recensione / 3 – Dalla traduzione come atto creativo alla traduzione professionale

di Mario Marchetti |

A proposito di: La letteratura tedesca in Italia. Un’introduzione (1900-1920), a cura di Anna Baldini, Daria Biagi, Stefania De Lucia, Irene Fantappiè e Michele Sisto, Macerata, Quodlibet, 2018, pp. 320, € 22,00

Il titolo che abbiamo scelto per questa recensione del saggio collettivo La letteratura tedesca in Italia. Un’introduzione (1900-1920) vuole portare l’attenzione su uno in particolare dei tanti aspetti di questo prezioso libro dovuto all’agguerrita collaborazione di Anna Baldini, Daria Biagi, Stefania De Lucia, Irene Fantappiè e Michele Sisto.

La recensione / 4 – Un laboratorio a tre dimensioni

di Alice Gardoncini |

A proposito di: Cesare Cases, Laboratorio Faust. Saggi e commenti, a cura di Roberto Venuti e Michele Sisto, Macerata, Quodlibet, 2019, pp. 573, € 32,00

Se l’essenza di un mito non risiede nella sua origine ma coincide invece con la storia e con le tappe della sua stessa elaborazione, allora Laboratorio Faust contribuisce in modo decisivo, e si potrebbe dire programmatico, alla ricostruzione di ciò che il capolavoro goethiano ha significato per la seconda metà del Novecento italiano.

In un’intervista del 1971 Cesare Cases, rievocando la tavola rotonda in cui si presentava al pubblico la traduzione italiana di Franco Fortini del 1970, riferiva che tra i critici tedeschi circolava un diffuso stupore «per il fatto che simili traduzioni rivelano la possibilità per noi [italiani], di un rinnovato contatto con testi che sembrano non dir più nulla alle nuove generazioni in Germania» (p. 178). Affermazione che se inizialmente può a sua volta stupire, dà in realtà voce al ben noto fenomeno secondo il quale alcuni capolavori del passato raggiungono maggior leggibilità all’estero, dove tradurli, e soprattutto ritradurli, periodicamente è un’operazione che non ha bisogno di essere legittimata. E dà conto al contempo di come Cases ritenesse di avere un punto di osservazione privilegiato sul Faust.

La recensione / 5 – La traduttologia di Michel Ballard

di Frédéric Ieva

A proposito di: Au cœur de la traductologie. Hommage à Michel Ballard, a cura di Lieven D’hulst, Mickaël Mariaule e Corine Wecksteen-Quinio, Arras, Artois Presse Université, 2019, pp. 336, € 24,00

Michel Ballard è stato uno dei più convinti assertori della traduttologia in Francia: per buona parte della sua esistenza si è impegnato (pur senza riuscirci pienamente, come afferma Astrid Guillaume nel saggio La sémiotraductologie ou le transfert du sens implicite, pp. 203-220) per affrancarla dalla linguistica e dalla letteratura comparata e per trasformarla in una disciplina autonoma all’interno del sistema universitario transalpino. Il volume qui recensito è il frutto di un convegno tenutosi ad Arras l’8-10 giugno 2016, poco dopo

La recensione / 6 – Un osservatorio privilegiato sull’editoria italiana

di Bruno Maida |

A proposito di: Anna Ferrando, Cacciatori di libri. Gli agenti letterari durante il fascismo, Milano, Franco Angeli, 2019, pp. 304, € 37,00

Più che una storia degli agenti letterari italiani durante il fascismo, come lascerebbe intendere il sottotitolo, il libro di Ferrando è un’accurata ricostruzione delle vicende dell’Agenzia letteraria internazionale (Ali), dalla sua fondazione nel 1898 agli anni immediatamente successivi al secondo dopoguerra. A crearla e guidarla per mezzo secolo fu Augusto Foà, affiancato, tra le due guerre, dal figlio Luciano il quale, alla morte del padre nel 1948, ne prese la guida fino al 1951 quando, divenuto segretario generale di Einaudi, la lasciò in mano a

La recensione / 7 – Libri, editoria e traduzioni durante il fascismo

A proposito di: Stranieri all’ombra del duce. Le traduzioni durante il fascismo, a cura di Anna Ferrando, Milano, Franco Angeli, 2019, pp. 346, € 40,00, di Bruno Maida |

Milano, capitale transnazionale del libro fra le due guerre è il titolo del convegno (Milano, 18-19 ottobre 2017) di cui questo volume raccoglie gli atti, con un’introduzione di Albertina Vittoria. Dai saggi emerge un ricco e approfondito quadro del processo culturale di sviluppo e innovazione che negli anni Venti e Trenta ebbe in Milano la sua vera e propria capitale, «luogo imprenditoriale e culturale della modernità», come sottolinea Edoardo Esposito nelle conclusioni (p. 315).

 

Le segnalazioni

Piernicola D’Ortona A proposito di: Giaime Pintor, La responsabilità dell’intellettuale. Scritti 1939-1943, a cura di David Bidussa, Torino, Nino Aragno, 2019, pp. 139, € 15,00 Più che per ricostruire la parabola di traduttore descritta da Giaime Pintor, la raccolta di…